Sgarbi su Remigi dopo le molestie: “I vecchi vanno perdonati” | Jessica Morlacchi chiede silenzio

È ufficiale la sospensione di Memo Remigi dalla Rai a causa della palpatina a Jessica Morlacchi. Lei lo accusa, lui continua a difendersi.

Il fatto è successo Venerdì scorso in diretta tv a ‘Oggi è un altro giorno’, il programma Rai condotto da Serena Bortone. Anche il famoso tg satirico ‘Striscia la Notizia’ ne ha parlato, burlando il musicista per il suo gesto un po’ farfallone.

Non sembrava un fatto troppo grave, eppure Remigi si è trovato in una vera e propria tempesta che lo ha spazzato via in un sol colpo. Il video che riprende la scena è anche diventato virale su internet: mentre la Bortone è ripresa in primo piano, sullo sfondo si vedono i due colleghi fianco a fianco.

La mano dell’84enne va a stringere la spalla della ex cantante dei ‘Gazosa’, poi scende troppo in basso e arriva a dare una palpatina al fondoschiena. Lei non ha gradito e, dopo un piccolo schiaffetto, ha riportato la mano di Memo Remigi un po’ più in alto.

Subito la Rai ha deciso di prendere un serio provvedimento contro l’abitué del programma, sospendendolo in tronco già da Lunedì. Sui social e fuori sono in tanti a prendere le sue difese, primo tra tutti Vittorio Sgarbi, al quale è stato chiesto da mowmag.com di esprimere il suo parere a riguardo.

Secondo il critico d’arte il gesto “Sicuramente non è una molestia, ma Memo ha oltre 80 anni, insomma è talmente vecchio che non è escluso sia scesa la mano in modo involontario… E poi lo conosco da tanti anni, non l’ha mai fatto in vita sua, figuriamoci”.

“Quando sei vecchio non hai più i riflessi pronti. Poi a quell’età se tocchi il culo di una ragazza è come se toccassi la sedia, un’automobile… La Rai non doveva cacciarlo. Lui può fare causa all’azienda, specie se lei non dichiara di essere stata molestata. Sta zitta, no? Se lei non denuncia, lo devono riammettere”.

Poi ha concluso: “I vecchi vanno perdonati, io lo difenderò contro tutti. E adesso sa che c’è? Quasi quasi lo chiamo per dirglielo…”. Intanto anche l’accusato sta cercando da giorni di difendersi; lo ha fatto a ‘La Zanzara’, il programma radio di Cruciani:

“L’ho fatto come un ‘facciamo un segno di portafortuna alla trasmissione’, come avevamo fatto anche altre volte. Un conto è palpare, un conto è dare il buffettino di portafortuna come si fa in teatro. Era già successo, ma non in trasmissione, prima, fuori, durante le prove, in altre circostanze. C’è un rapporto di cordiale amicizia, simpatia”.

Non è giusto che mi si accusi di questa cosa sui social e in diretta. Mi stanno massacrando, vorrei dire a Jessica: intervieni anche tu, di’ che abbiamo sempre giocato, scherzato, messo in goliardia i nostri rapporti di lavoro, scrivi qualcosa in modo sia chiaro che non sono un vecchio libidinoso”.

Ma a discapito delle sue speranze, Jessica Morlacchi ha fatto l’esatto opposto. Giusto qualche ora fa a preso fermamente posizione contro il collega con un lungo post Instagram: “Quando Remigi ha fatto scivolare la sua mano sul mio fondoschiena, ho provato un disagio enorme ma come si vede l’imbarazzo non mi ha impedito di reagire immediatamente e con decisione”.

“Eravamo in diretta e non potevo fare altro che schiaffeggiare e tirar su quella mano. Remigi ora chiede scusa, solo ora. Sono contenta che lo faccia, ma mentre si scusa insinua che quel gesto fosse solo goliardia motivata dalla mia condiscendenza. È inaccettabile“.

“Remigi sa bene che la mia naturale confidenza, dopo due anni di lavoro insieme, non l’ha mai autorizzato ad allungare le mani. Ora, forse per età, formazione ed esperienza sostiene che quel gesto era solo uno scherzo: mi auguro che adesso finalmente capisca che si tratta di un comportamento invadente ed offensivo“.

“Anche ad 84 anni si può imparare dagli errori della vita. A tutti, per favore, chiedo ora silenzio e ringrazio la Rai per avermi protetta e sostenuta”. Niente perdono dalla cantante, che anzi è contenta della sospensione dell’84enne. Chissà se, come dice Sgarbi, sporgerà anche una denuncia ufficiale.

Impostazioni privacy