Dalle piscine olimpioniche alle luci rosse | L’incredibile parabola della giovane campionessa di nuoto

Grandissimo talento e promessa del nuoto giapponese e mondiale, a 21 anni la nuotatrice Miku Kojima ha deciso di diventare una pornostar.

Il mondo sta vivendo una profonda crisi economica iniziata nel 2020 a causa della pandemia di Covid e aggravata in questi mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina. Già prima dell’esplosione del conflitto l’inflazione era in aumento in tutto il mondo, ma adesso la situazione è peggiorata ulteriormente e tantissime persone, specialmente i giovani, sono alla ricerca di un lavoro e di una strada che permetta loro di sopravvivere alla crisi economica e costruire un futuro.

La pandemia, in particolar modo, ha mostrato a tutti come lavori non necessari alla società, come quelli nel settore dello spettacolo o in quello dello sport, sono i primi ad essere colpiti quando le cose vanno male a livello globale. Se le superstar sopravvivono senza problemi a questi stravolgimenti, tutti quelli che fanno da contorno in questi settori rischiano di sprofondare nel dimenticatoio e di non trovare più posto nel sistema.

Tra i tanti giovani colpiti dalla crisi iniziata nel 2020 c’è stata anche Miku Kojima, giovanissima campionessa di nuoto nata ad Osaka, Giappone. Fino al 2019 la ragazza era il talento più promettente del nuoto nipponico e a livello giovanile era diventata campionessa del mondo sia nei 200 che nei 400 mentri misti. La ragazza aveva ottenuto anche due bronzi alle Olimpiadi Juniores nelle competizioni a staffetta. Il 2020 doveva dunque essere l’anno della sua consacrazione tra i professionisti, ma così non è stato.

Dalle piscine olimpioniche al porno, la strana parabola della campionessa di nuoto

Già nel 2019 Miku aveva cominciato ad interessarsi anche ad altro. Le Olimpiadi di Tokyo erano nel mirino e lei invece di concentrarsi esclusivamente sul nuoto aveva deciso di approntare un piano b per la sua vita iscrivendosi all’Università. Una scelta condivisibile e che almeno in teoria poteva andare a braccetto anche con la vita da professionista. Poi è arrivato il 2020, il covid ha impedito le competizioni, gli allenamenti e le cerimonie e Miku si è trovata a dover riflettere sulla sua vita e sulle sue ambizioni.

In quello stesso periodo ha stretto la conoscenza con uno dei suoi contatti social, un ragazzo che lavorava nell’industria del porno ed ha cominciato a guardare per curiosità alcuni dei suoi lavori: “Mi sono incuriosita e ne ho guardati parecchi: all’inizio avevo una sensazione negativa, ma i lavori di Sod sono molto interessanti. Ho deciso di provare…”.

Il primo passo è stato pubblicare un servizio fotografico senza veli, dopo il quale sono emerse molte critiche nei suoi confronti: “Quanto ho pubblicato i miei nudi ci sono stati commenti negativi e speculazioni. Alcuni si sono domandati perché avessi realizzato quelle fotografie, altri mi accusavano di voler entrare nel mondo della pornografia. Avevo parlato di me stessa in quel servizio, ma c’era una leggera discrepanza tra quello che la gente voleva vedere e quello che io volevo mostrare. Quello che vogliono è vedermi in costume da bagno”.

Nonostante le critiche, Miku non si è fatta abbattere ed ha deciso di fare un passo ulteriore nel mondo del porno recitando nel primo film per adulti, nei panni di una giovane nuotratrice che scopre i suoi più perversi istinti sessuali proprio tra le vasche e gli spogliatori di una piscina.

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