Inferno di fuoco al barbecue: tre persone investite da una fiammata | Non c’è stato scampo

Dovevano essere ore di svago da trascorrere in compagnia davanti ad un buon piatto di carne e verdure grigliate, poi la tragedia a causa di una fiammata del barbecue

Dalle risate in compagnia alla corsa in ospedale. Si è trasformata in un dramma quella che doveva essere un’occasione di svago e relax da trascorrere tra amici: è accaduto a San Cataldo, comune della provincia di Caltanissetta, dove la festa organizzata poche ore prima della ‘notte di Halloween’ è finita malissimo è tutto a causa di un barbecue.

Uno strumento presente nelle case, dai giardini ai terrazzi, di molti italiani ma che molto spesso viene utilizzato senza le dovute accortezze, senza cioè avere consapevolezza dei suoi potenziali rischi. Dalla fretta di voler cucinare subito all’impazienza di voler soddisfare gli ospiti presenti, si potrebbe tendere a non approfondire la conoscenza del proprio barbecue scoprendo le varie tecniche di cottura e anche i metodi per cucinare evitando rischi per la propria incolumità.

Dramma di Halloween
Inferno al barbecue: colpiti da una fiammata, morto un 21enne

Inferno al barbecue: colpiti da una fiammata, morto un 21enne

Quanto accaduto a San Cataldo è la conferma dei pericoli celati dietro a questo dispositivo: mentre tre persone erano impegnate ad accendere il fuoco per il barbecue sono stati raggiunti da una spaventosa fiammata che li ha letteralmente investiti. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti sul posto, in contrada Vassallaggi, erano presenti solo loro tre, riuniti per mangiare insieme della carne arrostita. Nonostante le gravi ferite riportate, i tre uomini sono riusciti a chiedere aiuto: ad avere la peggio è stato il 21enne Alessandro Tomasella, morto nel nosocomio di Catania dove è stato trasportato d’urgenza con l’ambulanza del 118 che lo ha soccorso; troppo gravi le ustioni presenti su gran parte del suo corpo.

Molto più fortunati sono stati il 22enne Rosario Matraxia ed il 56enne Salvatore Matraxia, che hanno riportato ustioni ma non gravi e sono stati dimessi poco dopo l’arrivo in ospedale. Sulla vicenda è stata avviata un’indagine da parte dei carabinieri, che hanno ascoltato i due amici della vittima allo scopo di comprendere nel dettaglio che cosa sia accaduto e ricostruire la dinamica esatta del grave incidente mortale. Sono infatti ancora da chiarire le cause della violenta fiammatasi generatasi nel barbecue.

Si può rischiare anche la vita
Come evitare rischi e il pericolo della fiamma di ritorno

Come evitare rischi e il pericolo della fiamma di ritorno

Vi sono alcuni comportamenti da non adottare qualora si voglia cucinare all’aria aperta, per evitare che accadano spiacevoli conseguenze di questo tipo ed evitare il rischio delle fiammate di ritorno: non utilizzare mai liquidi infiammabili per accendere il carbone pensando di velocizzare i tempi di accensione, oltre al pericolo della fiammata di ritorno si andrebbe anche a contaminare la carne o la verdura da cucinare.

Il carbone non va mai utilizzato prima che sia totalmente acceso, aspettando che la carbonella sia completamente coperta di genere grigia affinchè la temperatura sia più facilmente gestibile una volta versata nel braciere. Ecco cos’altro non fare: mai iniziare a cuocere senza prima aver preriscaldato la griglia, per poter ottenere la famosa reazione di Maillard. Per una cottura ottimale, infine, non utilizzare esclusivamente calore diretto impostando la griglia con due zone diverse di calore, una più calda dell’altra; e, infine, non aprire il coperchio in continuazione, un gesto controproducente che comporterà continue variazioni della temperatura all’interno del grill.

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