Chi è Sagitta Alter, la storica compagna amatissima da Gigi Proietti

Conosciutisi nel 1962, dall’amore della Alter e di Proietti, durato ben 58 anni, sono nate due figlie

Con la scomparsa di Proietti se ne va un pezzo della storia dello spettacolo italiano: attore e regista amatissimo, Gigi Proietti è stato anche compagno fedele e padre amorevole . A differenza di quanto accade spesso nel mondo dello spettacolo, infatti, Proietti ha avuto (e amato) una sola compagna dalla sua morte ai 58 anni precedenti : si tratta di Sagitta Alter, l’ex guida turistica svedese con la quale si conobbe del 1962 e da cui ha avuto le sue due amate figlie: Susanna e Carlotta.

Chi è Sagitta Alter, la storica compagna di Proietti 

La coppia, che per la loro scelta non si è mai sposata, si conobbe quando Proietti aveva 22 anni e si affacciava per la prima volta al mondo del teatro . Lei, guida turistica originaria della Svezia , quell’anno non fece più ritorno a casa. Da quel momento in poi, la coppia è stata inseparabile, e quel che si pensava potesse essere una cottarella estiva si è rivelato l’amore di una vita. Sagitta Alter, che durante il suo percorso di vita, ad un certo punto, ha deciso di dedicarsi alla famiglia , è stata descritta dalle figlie come il genitore con il pugno duro: a contrario della morbidezza di Proietti, infatti, la Altera ha imposto alle figlie una vera e propria “educazione svedese”. Una donna tutta d’un pezzo, che ha preferito sempre stare lontana dalle luci della ribalta e dai gossip.

A questo proposito la figlia Carlotta raccontò un’aneddoto che rappresentava bene come stessero le cose in casa Proietti-Alter: “Un giorno mamma era davanti alla porta, scura in volto:” Ha telefonato la scuola, so che ti hanno scoperta mentre fumavi . E adesso a papà glielo dici tu! “. Andai da mio padre. Bussai alla porta del suo studio:” Devo confessarti una cosa, papà… “Lui stava sfogliando il giornale. Alzò lo sguardo” Dimmi, amore di papà, che c ‘è? “, Ecco, vedi… Stamattina a scuola mi hanno scoperto a fumare una sigaretta”. Sorpreso mi domandò: “E perché, non si può fumare a scuola?”.

 

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