Bullizzata per anni per il suo viso, ora spera in un’operazione miracolosa: la storia di Janine

Una donna ha raccontato di essere stata vittima di bullismo dopo aver perso gran parte del viso a causa di un raro batterio.

Janine Violet Light ha sviluppato la fascite necrotizzante mentre era in cura per la leucemia, scoperta quando aveva solo due anni.

Si tratta di una condizione molto pericolosa, che le ha causato una decomposizione del tessuto cutaneo e una deturpazione post-operatoria. Il suo aspetto ne ha ovviamente risentito, scatenando del bullismo nei suoi confronti.

Janine, che ora ha 35 anni e vive a North Belfast, è stata sottoposta a diverse operazioni. La sua speranza è che un chirurgo statunitense possa essere in grado di invertire alcuni degli effetti delle sue cicatrici attraverso un intervento di chirurgia ricostruttiva.

“Questo intervento può fare la differenza nella mia vita, cambierà il mio aspetto e mi darà molta più fiducia in me stessa”, le parole della 35enne riportate anche dal Mirror.

“È difficile per me quando devo andare al negozio o semplicemente andare in giro con mio marito, i miei amici e la mia famiglia a causa della violenza verbale a cui sono sottoposta, compresi gli insulti da parte dei giovani”, ha detto la donna.

Gli anni di bullismo l’hanno fatta sentire “inutile” e “come se non appartenessi a questo posto, come se fossi una sorta di strano fenomeno da baraccone di cui tutti potevano prendersi gioco”.

Creata una raccolta fondi per garantire la copertura delle spese

Il dottor Kongrit Chaiyasate, che lavora principalmente con pazienti sottoposti a ricostruzione del seno e pazienti pediatrici con differenze cranio-facciali e grandi traumi, è convinto di poter ridare “un’armonia” al viso di Janine.

“Vorremmo ripristinare il suo sorriso e le sue palpebre. Spero di ripristinare non solo la funzionalità ma anche un certo equilibrio estetico – ha detto l’esperto – Se riesce a mangiare e bere normalmente e camminare per strada senza dover nascondere il viso, avrò fatto bene il mio lavoro”.

Il dottor Chaiyasate svolgerà gratuitamente l’operazione. Nel frattempo è stata creata una pagina GoFundMe per coprire i costi del suo viaggio negli Stati Uniti, nonché i fondi ospedalieri e l’alloggio.

Janine spera di raccogliere i 100.000 dollari necessari il prima possibile in modo da potersi recare negli USA non appena le restrizioni di viaggio per il coronavirus saranno allentate.

 

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