Dubbi sul rapimento di Silvia Romano: il servizio de Le Iene fa discutere

L’inchiesta delle Iene solleva forti dubbi sul rapimento di Silvia Romano, ma è sufficiente per definire colpevole l’organizzazione con cui cooperava la volontaria?

Nella puntata andata in onda il 10 novembre, il programma televisivo Le Iene torna a far parlare di sé dopo l’inchiesta sul rapimento di Silvia Romano. Il servizio ha un titolo sentenzioso: “Silvia Romano rapita per caso oppure no?”, e lascia trapelare in maniera molto chiara dove voglia andare a parere. In una sorta di inchiesta curata dal volto di punta della trasmissione Gaston Zama, vengono approfonditi i dubbi legati all’integrità dell’organizzazione presso la quale operava Silvia Romano: Africa Milele. Nel servizio, oltre alla presidentessa della Onlus Lilian Sora, viene intervistato anche un esperto di cooperazione internazionale, Diego Battistessa. 

I dubbi de le Iene su Africa Milele

Il fulcro del servizio ruota attorno alla trasparenza e alle modalità di lavoro di Africa Milele, accusata dalle Iene non solo di una serie di manchevolezze organizzativo-logistiche (su cui da un parere tecnico Battistessa), ma soprattutto sulla possibilità che il rapimento di Silvia non sia stato per niente casuale. Un’accusa pesantissima, che Gaston Zama muove velatamente raccogliendo qualche elemento a favore della sua tesi ma che, ovviamente, non esplicita del tutto: è sottinteso per tutto il servizio che il rapimento sia stato organizzato, ma Zama si guarda bene dal dichiararlo esplicitamente.

Che i dubbi sul rapimento di Silvia presso Al-Shabaab ci siano è fuori discussione: uno dei rapinatori accusati è ancora a piede libero e restano sicuramente da chiarire alcuni aspetti della vicenda. Ma le indagini sono una cosa, le supposizioni forzate un’altra: uno stile di ‘giornalismo’ molto familiare al format del programma televisivo spesso accusato di fare supposizioni senza le prove necessarie. Il dubbio che anche per questo servizio siano state adottate modalità similari nasce, per quanto indubbiamente sollevi delle questioni rilevanti. Ma un conto è sollevare quesiti sulle modalità logistiche di un’organizzazione, un conto è accusarla di avere un ruolo preponderante del rapimento, muovendo dal presupposto che i bilanci dell’organizzazione siano stati volontariamente oscurati dal sito, e lasciando intendere, ancora una volta, che dietro al sequestro della Romano ci siano interessi economici diretti di Africa Milele. 

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