Tutto parte dalle dichiarazioni della Meloni in merito al possibile successore di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica (il settennato del Capo di Stato in carica terminerà ad inizio 2022).
“Non so se indicherei Mario Draghi al Quirinale: il mio modello è uno dell’economia reale, non della finanza. Ma poi vedremo”, ha dichiarto Giorgia Meloni nel corso di un’intervista a SkyTG24.
Affermazioni che hanno portato il leader d’Azione Carlo Calenda a twittare:
Capito? #Draghi non va bene per la #Meloni perché il suo modello è uno “dell’economia reale”. Ci avesse mai lavorato lei un giorno nell’economia reale. Ma uno. Il senso del limite. pic.twitter.com/jjhWvidYU0
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 25, 2020
Un cinguettio passato inosservato, tranne che da Libero Quotidiano ieri e da Ignazio La Russa oggi.
Il vicepresidente del Senato ha a sua volta risposto, su Twitter:
Ti sbagli Calenda. Giorgia sa cosa è il lavoro vero. Lei non aveva i parenti che a te hanno consentito senza meriti di recitare nei loro film.
— Ignazio La Russa (@Ignazio_LaRussa) November 26, 2020
Una frecciata che fa riferimento alla madre di Calenda, la regista Cristina Comencini e al fatto che nel 1984, all’età di 11 anni, ha lavorato nello sceneggiato televisivo Cuore, diretto dal nonno Luigi Comencini.
Ma il possibile candidato del centrosinistra a Sindaco di Roma non ha atteso per replicare, facendo riferimento al padre di Ignazio – Antonino La Russa, già segretario del Partito Nazionale Fascista di Paternò negli anni quaranta e poi senatore del Movimento Sociale Italiano:
Ignazio Benito a 10 anni ho recitato in un film. A 18 vendevo polizze assicurative porta a porta mentre facevo l’università e crescevo una figlia. Nel mentre tu facevi il picchiatore fascistello “droit caviar” con mezza famiglia in parlamento. Sta roba non attacca. Riprova. https://t.co/MmsiyCMbDT
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 26, 2020
Twitter s’è quindi appassionato al dissing e si è scatenato, con La Russa divenuto parola di tendenza.
E i più si sono limitati ad attaccare il senatore paternese:
Buongiorno Sig. La Russa, allego il cv della Sig.ra Meloni. Non trovo traccia di “lavoro vero”, ci può gentilmente chiarire a cosa si riferisse? pic.twitter.com/cu7k3cPwDe
— Mario Romagnoli (@mario_praga) November 26, 2020
Ignazio, questo è il tipico esempio di risposta all’italiana. Ammesso che siano vere tutte le tue affermazioni, nessuna di queste confuta la tesi di Calenda. Nella risposta deve esserci l’oggetto della domanda sennò stamo al mercato suvvia.
— Stevie Worlds (@stefano_mondi) November 26, 2020
Mi pare che tu sia figlio di un segretario politico del partito fascista che grazie all’amnistia di un comunista, Togliatti, è riuscito a continuare a far fare la bella vita a te e pure ai suoi nipoti…
Pudore dove sei????
— Number8 (@Number815) November 26, 2020