Bloccato per una settimana in un’auto in panne a -50°, adolescente muore ibernato

Un adolescente è morto tragicamente dopo essere rimasto bloccato all’interno di un’auto in panne a -50° per una settimana.

Un viaggio tra amici si è tramutato in una tragedia lo scorso 28 novembre, in Russia. Due ragazzi, Sergey Ustinov e Vadislav Istomin (entrambi 18enni), sono partiti a bordo di una Toyota Chaser dalla città natale di Yakutsk in direzione di Magadan, città distante 1.871 chilometri. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Komsomolskaya Pravda, i due giovani hanno costeggiato l’autostrada, poi il navigatore li ha portati verso una strada isolata e senza indicazioni.

Mentre giravano alla ricerca di un punto che potesse permettergli di capire dove si trovavano, il giovane alla guida non si è accordo di un pezzo di radice che sbucava sulla strada e lo ha colpito. L’urto ha danneggiato l’auto, non permettendo loro di proseguire il cammino. A quel punto si sono trovati in una situazione di estrema emergenza, i telefoni non prendevano e non si vedevano centri abitati a chilometri di distanza. Inoltre le temperature della zona raggiungevano di notte i -57°.

Adolescente muore ibernato dopo essere rimasto bloccato in un’auto in panne a -57°

Le ricerche della polizia sono cominciate poco dopo l’incidente. I genitori dei ragazzi, preoccupati dal fatto che nessuno dei due rispondeva al telefono, hanno avvisato immediatamente le autorità. Gli agenti hanno chiesto agli abitanti della zona in cui dovevano arrivare e solo il 4 dicembre, 6 giorni dopo l’incidente, alcuni abitanti del villaggio di Tontor hanno riferito di aver visto un’auto in panne nella zona.

Dopo un giorno di ricerche nella zona, la notte del 5 dicembre la polizia ha trovato l’auto completamente ghiacciata nei pressi di un bosco a 75 chilometri di distanza dal villaggio. Sergey era già morto ibernato e si trovava sul sedile lato passeggero, mentre Vladislav, colpito da difficoltà respiratorie ed in condizioni gravi, è stato portato d’emergenza in ospedale. Ancora oggi il 18enne si trova ricoverato in terapia intensiva, il medico che lo ha in cura ha infatti dichiarato: “Le sue condizioni permangono gravi”.

Impostazioni privacy