Morte Maradona, il video che cambia la storia? Alcol, sigari e pastiglie poco prima dell’operazione

E’ un video che ha fatto molto discutere in Argentina, quello mandato in onda da Confrontados – programma in onda sulla rete El Nueve.

Si tratta di un video girato alcuni giorni prima dell’operazione subita da Diego Armando Maradona per l’ematoma subdurale.

Nel video, analizzato in lungo e in largo, è possibile vedere l’ex fuoriclasse dell’Argentina discretamente su di giri in compagnia di un amico cantare quelli che sembrano cori da stadio (“Marcos Paz, vamos a volver”, sono le parole cantate – “Marcos Paz, torneremo”).

L’amico è Mariano Castro, grande amico di Diego ed una delle persone a lui più vicine durante il suo soggiorno a Cuba.

Ma a scatenare la polemica non è la compagnia o le condizioni alterate dell’ex fuoriclasse in sé è il fatto che nel video Maradona ha tra le dita della sua mano sinistra un sigaro cubano, mentre altri elementi presenti nel video sono una bottiglia di birra e un contenitore contenente alcune pillole.

Colpisce specialmente la cerveza, giacché – come sottolineato da Carlos Monti, giornalista conduttore di Confrontados: “Era già vietato che consumasse alcolici”.

E come ribadito dalla co-conduttrice Marina Calabrò: “E’ possibile vedere quelle che erano considerate voci di terzi”, ovvero che Maradona era solito mischiare alcol e farmaci.

Un costume tutt’altro che salubre e che potrebbe avere in qualche modo danneggiato il compianto numero 10 del Napoli.

Da sottolineare, sempre in merito ai costumi sregolati di Maradona, le parole dell’ex calciatore di Boca Juniors e River Plate Carlos Randazzo, con il quale Maradona ebbe uno stretto rapporto.

Avvicinato da ‘Infobae’, Randazzo – che ha avuto a sua volta problemi con la droga, tanto da venire arrestato nel 2005, ha dichiarato di non conoscere “nel mondo” nessuno “che abbia consumato la quantità (di cocaina) consumata da Diego”:

“Una cosa impressionante, perché poteva farlo per due o tre giorni e quando smetteva era totalmente normale. Io penso che ad averlo ucciso non sia la cocaina ma che quando ha smesso ha iniziato a consumare antidepressivi, ansiolitici e alcol, per i quali è entrato in un sonno dal quale non si è mai più potuto svegliare”.

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