Pedofilo 66enne incastrato dalla denuncia e dalle fotografie delle sue vittime
Ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un altro spiacevole episodio che ha coinvolto delle minorenni. Una vicenda accaduta a Monza ma che fortunatamente si è conclusa con l’arresto del 66enne pedofilo, originario di Limbiate. Grazie all’intuizione e alla denuncia effettuata da parte di una delle vittime, presso i carabinieri di Desio, l’uomo risulta essere ora agli arresti domiciliari, disposti dal gip della Procura di Milano.
Il provvedimento nei confronti dell’uomo è stato reso possibile grazie all’attività investigativa da parte dei militari, che coordinati dal pubblico ministero, Marina Petruzzella, sarebbero stati in grado di ricostruire i fatti che avrebbero coinvolto le tre ragazze.
L’origine della vicenda che ha portato all’arresto del 66enne di Limbiate
All’origine della vicenda, è stata molto importante la descrizione rilasciata da parte di una della ragazze coinvolte, che riuscendo a scappare, sarebbe stata infatti in grado di fornire ai carabinieri, spunti importanti per il riconoscimento dell’uomo. Risultati fondamentali per risalire alla sua identità.
A seguito della denuncia, sarebbero stati altri due, i casi avvenuti in circostanze anomale, nei confronti di due minorenni che avrebbero alimentato dei sospetti. Il 66enne avrebbe infatti avvicinato con scuse diverse le tre minorenni.
Un 11enne, alla quale avrebbe chiesto di spogliarsi in cambio di denaro, una 13enne, che avrebbe palpeggiato, sfruttando la momentanea assenza della madre e infine una 15enne, alla quale avrebbe chiesto soccorso, a seguito di una finta caduta dalla bicicletta.
Decisivo è stato l’intervento delle due ragazzine, che avendolo riconosciuto, hanno avuto la determinate intuizione, di scattare delle fotografie. Foto che sarebbero state consegnate in seguito agli inquirenti, permettendo così di incastrare l’uomo.
Il 66enne di Limbiate, era già noto alle forze dell’ordine con l’accusa di adescamento e atti sessuali nei confronti di minorenni e risultava infatti già essere stato condannato in passato per fatti analoghi. Un capannello d’allarme secondo la quale la procura pone un accento sull’importanza di prestare sempre massimo ascolto e attenzione, nei confronti di minori.
Spesso si rischia di essere vittime inconsapevoli di condotte criminose, come l’adescamento. Per questo è molto importante, al fine di prevenire escalation che possono risultare brutali e violente, sottoporre dove fosse necessario, i propri dubbi e le proprie perplessità, all’attenzione delle forze dell’ordine, così da agevolare e consentire gli adeguati approfondimenti investigativi.