“Irrispettoso e provocatorio”: Verona revoca il titolo di cittadino onorario a Roberto Saviano

Scrittore e giornalista, Roberto Saviano, napoletano di origine, è ormai un volto noto e conosciuto da tutti. Attraverso i suoi scritti, Saviano racconta in senso lato e ampio, la realtà economica, di territorio e d’impresa dell’attività della criminalità organizzata della sua città, la Camorra. Tutti ricordano il suo libro, Gomorra, attraverso il quale la sua popolarità si è enormemente accentuata.

Proprio per questo suo impegno nei confronti della criminalità, la città di Verona nel 2008, lo aveva eletto come “cittadino onorario“. Un riconoscimento tuttavia, che gli sarebbe stato tolto, a causa delle sue posizioni riguardanti alcuni argomenti, quali droghe leggere e scelte politiche adottate dalla Lega nei riguardi dei migranti.

Una richiesta, quella di revoca, che era già stata richiesta circa un’anno fa, dal consigliere comunale leghista Alberto Zegler. Alla base di tale decisione, ci sarebbero infatti le troppe contestazioni sollevate dalla scrittore napoletano, nei confronti del premier leghista, Matteo Salvini. Lo stesso Zegler, lo aveva infatti definito irrispettoso e provocatorio nei confronti dei sui avversari politici.

Il consigliere comunale leghista, pur precisando come il suo merito fosse lodevole, nei confronti della lotta contro la Camorra, lo averebbe comunque contestato, definendolo troppo polemico, verso chi, avesse un’opinione politica diversa dalla sua. Secondo Zegler, Saviano avrebbe un opinione della città di Verona, “bigotta“.

L’esito di revoca di cittadinanza onoraria di Verona, è avvenuto dopo una votazione, che ha ottenuto il consenso favorevole di ben, venti voti. A decisione compiuta, il consigliere comunale di sinistra del comune di Verona, Michele Bertucco, ha postato sul suo canale Facebook, una foto con il risultato di quanto espresso, accompagnando l’immagine con un commento, nel quale si legge: “risolti tutti i problemi di Verona: revocata la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Miserie del consiglio comunale di Verona“.

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