7 mesi dopo George Floyd la polizia del Minnesota torna a colpire: ucciso uomo durante fermo

Dopo l’uccisione a maggio, nella città di Minneapolis, in Minnesota di George Floyd, caso che ricordiamo ha avuto una grandissima risonanza mediatica, provocando forti proteste da parte di tutto il Paese, l’America torna ad essere sotto i riflettori.

Durante un controllo stradale a sud della città di Minneapolis, la polizia avrebbe ucciso un uomo, a seguito di una sparatoria. Secondo quando riportato dal portavoce della polizia, l’uomo avrebbe cominciato a sparare per primo, rimanendo così ucciso in uno scambio di colpi ad armi da fuoco. Il tutto sarebbe stato confermato da alcuni testimoni che avrebbero avvalorato questa tesi.

Medaria Arrandono, capo del dipartimento di polizia ci ha tenuto a precisare che i poliziotti, avevano indosso delle telecamere accese che permetteranno di fare chiarezza su quanto accaduto realmente. I video verranno mostrati pubblicamente così come dichiarato dallo stesso capo del dipartimento: “Voglio che la nostra comunità lo veda, in modo che tutti possano guardare con i propri occhi“.

Delucidazioni dal portavoce della polizia su quanto accaduto

L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 18:15, durante un fermo stradale ai danni di un uomo sospettato di reato, questo quanto dichiarato dal portavoce della polizia John Elder. Non sarebbero state fornite alcune informazioni in merito al presunto reato. L’uomo sarebbe stato dichiarato dal personale medico, morto sul posto.

Lo stesso Elder ha poi precisato di non sapere quanti uomini della polizia fossero presenti al momento del fermo e quanti fossero coinvolti  effettivamente nella sparatoria, tuttavia nessuno dei poliziotti sembrerebbe aver riportato ferite.

Quanto accaduto ha comunque scatenato decine di persone che si sono recate sul luogo dell’incidente, chiedendo più volte spiegazioni su quanto accaduto al portavoce della della polizia, durante la conferenza stampa con i media.

Così come dichiarato dal capo del dipartimento di polizia, Medaria Arrandono, non ci resta dunque che aspettare per avere maggiori delucidazioni su quanto accaduto, portando pazienza, al fine di poter lavorare con tranquillità, insieme agli investigatori, e raccogliere così, le giuste prove del caso.

 

 

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