Sei anni fa ci lasciava Pino Daniele: ricordiamolo con alcuni dei suoi brani più belli

Scomparso esattamente 6 anni fa, ricordiamo l’eclettico artista con alcuni dei suoi brani più famosi e il tributo del figlio Alessandro 

Sei anni fa, nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2015, davamo l’annuncio della morte di Pino Daniele, uno dei più grandi blues man italiani. Il cantautore, stroncato da un infarto a soli 59 anni, ha lasciato nella musica italiana un vuoto che più nessuno è riuscito a colmare; basta sentire anche solo le prime note dei suoi pezzi, però, per rendersi conto che si tratti delle sue canzoni, simbolo del fatto che con la sua musica e i suoi lasciti artistici Pino è diventato un essere immortale. In occasione del sesto anniversario della sua scomparsa, il figlio Alessandro ha voluto omaggiare il padre con le immagini del concerto del 2004 in piazza Pleibiscito, la “tua piazza”, come scrive nel post-tributo su Twitter. Noi lo ricordiamo così, con alcuni dei suoi pezzi più belli.

Napule é (1977) 

Brano iconico, uno dei più toccanti dell’artista, Napule é è un meraviglioso quanto triste tributo alla sua Napoli, nel quale si raccontano le contraddizioni della capoluogo partenopeo, fra le sue bellezze e lo status di indifferenza e rassegnazione verso i grandi problemi che l’affliggono. L’11 gennaio 2015, in occasione di Napoli-Juventus e in ricordo dell’allora recentissima scomparsa, Napule é divenne l’inno ufficiale del Napoli. Ricordiamo il bellissimo brano in una versione live inedita suonata con il sassofonista James Senese

A me me piace o’ blues (1980)

Pubblicata per la prima volta nell’album Nero a metà del 1980,A me me piace o’ blues” può essere considerata alla stregua di un vero e proprio manifesto del cantautore partenopeo. Nel pezzo si pongono in evidenza, oltre all’amore per il blues del compositore, anche alcune questioni linguistiche, come ad esempio l’utilizzo del termine “cazzimma, su cui l’Accademia della Crusca condusse alcuni studi con l’ausilio di Pino Daniele, e l’espressione “a me mi”, da sempre considerata un errore.

Je so’ pazzo (1979)

Impossibile non mettere nella lista delle iconiche canzoni di Daniele Je so’ pazzo/putesse essere allegro. Il brano, lanciato al Festivalbar, consacrò la nascita di nuovo genere musicale, che il cantautore definì Taramblù, un connubio fra tarantella, blues e rumba. Il singolo è tratto dall’album “Pino Daniele”.

Quando (1991) 

Concludiamo questa brevissima carrellata (impossibile racchiudere tutti i brani più belli dell’artista in un breve spazio) con la storica canzone “Quando” pubblicata nel 1991 ed estratta dall’album “Sotto o’ sole”. La canzone così come la conosciamo è l’esito della collaborazione del magnifico Massimo Troisi: il pezzo, infatti, fa parte della colonna sonora del film dello stesso anno “Pensavo fosse amore invece era un calesse”. Ricordiamo la collaborazione e l’amicizia fra i due grandi artisti con il video della reazione di Troisi al primo ascolto del brano. 

 

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