Walter Ricciardi scettico sui provvedimenti anti-covid: “Si prepara una terza ondata”

La minaccia del covid-19 è ancora lontana dall’essere sconfitta. Questo il pensiero parafrasato di Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene presso l’Università Cattolica di Milano e direttore degli Istituti Maugeri. Ricciardi è considerato uno dei più autorevoli consiglieri del Ministro Speranza, considerando il suo curriculum che lo ha visto impegnato nelle cariche di consigliere dell’Oms e di Presidente dell’Istituto superiore di sanità. Il professore, intervistato da Francesco Riganelli per ‘La Stampa’, si è detto scettico sulle nuove misure di contenimento del contagio apportate dal Governo.

“Non vorrei sembrare troppo critico, ma temo che i prossimi dati le sovvertiranno come già successo in passato. Trovo giusto correlare le regole al livello di contagio, solo che si intravede un’ evoluzione negativa della pandemia.”

Ricciardi ha parlato del comportamento degli italiani durante le feste e pronosticato l’arrivo di una terza ondata. “I dati dicono che gli assembramenti ci sono ancora e che si prepara una terza ondata. La mia impressione è che entro due settimane avremo un aumento del contagio non banale” sottolineando come il nostro Paese abbia gestito meglio la prima ondata, “mentre nella seconda si è perso il controllo di test e tracciamento, ritardando il lockdown, e ora solo delle chiusure prolungate possono riportare la situazione sotto controllo.”

La riapertura delle scuole “Non ha senso e andrebbe rimandata almeno fino a metà gennaio. Come tutte le riaperture del resto.” Per quanto concerne le Regioni, Ricciardi le invita a fare “quello che in molti casi hanno tralasciato quest’ estate e cioè potenziare l’ organizzazione territoriale e le squadre per l’ assistenza a domicilio.”

Infine il capitolo dedicato ai vaccini. Riguardo alle difficoltà riscontrate col vaccino AstraZeneca, il professore ha spiegato: “È un problema regolatorio. Fda e Ema hanno chiesto più informazioni, ma probabilmente si arriverà ad approvarlo, come ha già fatto Londra. L’ approfondimento nasce dal fatto che lo studio presentato riguarda gli effetti di due dosi, che proteggono al 62%, mentre da un errore, che però va provato su larga scala, è emerso che mezza dose più una dose piena proteggono al 90.” Ricciardi auspica che la campagna vaccinale ingrani al più presto e venga utilizzata ogni forza possibile per favorirla, compresi i medici specializzandi.

Impostazioni privacy