Galli se la prende con Renzi e chiede di non riaprire le scuole: “Sono luogo di contagio”

Sta facendo molto discutere l’intervento di Massimo Galli, l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano molto spesso presente in questi mesi nelle trasmissioni televisive per parlare dell’emergenza coronavirus. 

Nel programma “Carta Bianca”, condotto da Bianca Berlinguer su Rai Tre, Galli ha fatto capire di ritenere assolutamente inopportune le polemiche politiche di questi giorni. Per l’infettivologo è da irresponsabili far traballare un governo sulla base di questioni pur importanti, ma comunque non meritevoli della stessa attenzione di una pandemia e di un’emergenza sanitaria.

Chiaro il riferimento a Matteo Renzi, che ha ufficializzato la crisi di governo, con il premier Conte che andrà in Parlamento alla ricerca di una nuova maggioranza (si parla di un intervento di alcuni “responsabili”, ndr).

Ma non è tutto, perchè Galli ha anche parlato della scuola e della possibile riapertura alla didattica in presenza. Secondo l’infettivologo si tratterebbe di una scelta sbagliata, perchè le classi scolastiche sono uno dei luoghi di aggregazione, pertanto un serbatoio ideale per il coronavirus in un momento dove i contagi appaiono nuovamente in crescita e si teme la terza ondata.

Riaprire le scuole o no? La posizione di Galli e le reazioni social

Un intervento forte, quello di Galli, che ha suscitato pareri contrastanti sul web. Diversi utenti concordano con le posizioni espresse dall’infettivologo del Sacco, ma c’è anche chi critica lo specialista 69enne.

“Le scuole, in Italia, sono chiuse da un anno: siamo l’unico paese al mondo in cui ciò è accaduto. Cionondimeno siamo i primi nelle classifiche dei morti per milione di abitanti. La proposta è: continuiamo a tenerle chiuse; a parte far felici gli insegnanti, me ne sfugge la ratio”, è l’opinione dell’utente Carmelo.

Ma altri commenti sono a favore. Antonio ritiene Galli “uno degli scienziati che dice il vero da sempre”, mentre un altro utente scrive: “Finalmente uno che lo dice chiaramente”.

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