Dramma durante il Rally Dakar: muore un motociclista amatoriale 52enne, alla quarta esperienza

Dramma durante il Rally Dakar.

Come spesso accade (anche se per cinque anni, tra il 2015 e il 2020, non c’erano state vittime) un pilota è morto durante lo storico rally automobilistico e motociclistico (che storicamente si concludeva a Dakar, capitale del Senegal).

E’ il 52enne Pierre Cherpin, coinvolto in un incidente mortale in Arabia Saudita: ritrovato privo di sensi durante la settima tappa di domenica, a nulla è servito l’intervento chirurgico effettuato nella città di Sakaka.

Il “grave trauma cranico” subito gli è stato fatale ed è morto in volo, mentre veniva trasportato in coma in Francia per effettuare ulteriori cure.

Il messaggio degli organizzatori dell’evento (la cui prima edizione è datata 1979) è stato il seguente:

“Durante il suo trasferimento in aereo sanitario da Jeddah alla Francia, Pierre Cherpin è morto per le ferite causate dalla sua caduta durante la settima tappa da Ha’il a Sakaka.

I medici lo hanno trovato privo di sensi quando lo hanno raggiunto in elicottero. Portato all’ospedale di Sakaka, il referto medico ha rivelato un grave trauma cranico con perdita di coscienza.

Operato d’urgenza in neurochirurgia, da allora è stato tenuto in coma indotto, le sue condizioni sono rimaste stabili negli ultimi giorni.

È stato trasportato in aereo da Sakaka all’ospedale di Gedda, da dove sarebbe stato trasferito all’ospedale di Lille”.

Per Cherpin si trattava del quarto Rally Dakar.

Lo faceva in modo assolutamente amatoriale, per la pura passione, su una Husqvarna 450 motard.

Questo il prosieguo del comunicato, riportato dal Daily Star: “Questo 52enne imprenditore e appassionato di vela, non aveva altra ambizione che quella di vivere un’avventura, senza preoccuparsi davvero del podio.

L’intera carovana di Dakar desidera estendere le sue più sincere condoglianze alla sua famiglia, parenti e amici”.

Da ricordare le sue parole circa l’esperienza nel rally (che l’anno scorso è costato la vita a due motociclisti, il portoghese Paulo Gonçalves e l’olandese Edwin Straver).

“Sono un dilettante, non voglio vincere ma scoprire paesaggi che altrimenti non avrei mai avuto l’opportunità di vedere”.

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