Dosi vaccini, lo sciopero del sesso è la soluzione? La bizzarra proposta di un consigliere

Il consigliere regionale ligure Ferruccio Sansa lancia una proposta, che fa discutere, per affrontare i ritardi della fornitura dei vaccini

Sciopero del viagra, e quindi del sesso, contro la Pfizer: si potrebbe un po’ sintetizzare così la proposta di Ferruccio Sansa, consigliere regionale ligure nonché avversario di Toti nelle ultime elezioni regionali.

La provocazione del consigliere su Facebook

Sansa, sul suo profilo Facebook, ha lanciato una proposta provocatoria finalizzata a boicottare un’altra importante produzione della multinazionale Pfizer: il viagra.  L’azienda, come oramai è noto a tutti, sta rallentando moltissimo le campagne vaccinali di tutta l’Europa, generando non poche conseguenze. Il consigliere ligure, dal canto suo ha proposto questa “ripicca” verso il colosso farmaceutico: “Boicottare il Viagra e il Tavor? Saremmo un po’ meno frizzanti e più ansiosi. Ma chissà che non possa essere un’arma per piegare il colosso Pfizer. Quello che doveva fornirci milioni di vaccini mentre invece le dosi arrivano con il contagocce. Pfizer e AstraZeneca – prosegue – annunciano enormi ritardi nella consegna delle dosi. Sono a rischio la campagna vaccinale e migliaia di vite. Gli anziani dovranno attendere molti mesi. Come è potuto succedere? In parecchi, vedi il Fatto Quotidiano di oggi, ormai ritengono che i vaccini vadano ai paesi che pagano di più. Si sostiene che Israele li abbia pagati 28 euro a dose contro i 14,5 dell’Europa. Che cosa possono fare gli Stati? Certo, ci sono le azioni legali. Ma sono lente e complesse. Resta la via di pretendere i brevetti del farmaco per produrlo in grandi quantità, ed è qui che Sansa fa la proposta di boicottare l’azienda “Ma se nessuna di queste armi risultasse efficace? I cittadini forse hanno in mano un’altra arma: boicottare le società che ci hanno mandato i vaccini con il contagocce”.

 

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