“Non deve fare la fine di mia madre”. Il principe William ha subito protetto Kate dall’assalto dei media

Il principe William ha voluto proteggere Kate dai media fin dai primi giorni per non ripetere il trauma vissuto con sua madre. 

Katie Nicholl, autrice del libro ‘Kate: The Future Queen’, spiega come il futuro re si sia subito preoccupato per la privacy della sua allora fidanzata, dopo che nel 2003 è stata diffusa la notizia del loro “flirt”.

I paparazzi hanno cominciato a seguire Kate Middleton quando era ancora una studentessa, proprio come accadeva alla principessa Diana, perseguitata dai fotografi tra i 20 e i 30 anni.

William ha deciso fin da subito che la storia non si sarebbe ripetuta, scrive la Nicholl.

“Aveva visto in prima persona come sua madre era stata molestata dai paparazzi ed era determinato a non sottoporre Kate allo stesso trattamento”, le parole dell’autrice riportate dal sito Express.co.uk e anche dal Daily Star Online.

“Le abbiamo consigliato come comportarsi con i media”

Secondo quanto riferito, il principe ha chiesto che il palazzo istituisse una linea telefonica diretta per Kate con Paddy Harverson, addetto stampa del principe Carlo. In questo modo le avrebbe consentito di avere una comunicazione istantanea con un esperto di media, aiutandola a superare le insidie ​di un matrimonio con un membro della famiglia reale.

La sig.ra Nicholl riporta quanto affermato da un addetto stampa senior, che ha confermato come sia stato chiesto agli esperti di comunicazione di dare a Kate “tutto il supporto possibile”, dato che la compagna del principe William “era ovviamente oggetto di molto interesse da parte della stampa e vittima di intrusioni da parte dei paparazzi”.

“William ha detto che avevamo il dovere di prenderci cura di lei e della sua famiglia e quindi le abbiamo consigliato come comportarsi davanti alle telecamere – ha spiegato la fonte – Le abbiamo detto di sorridere ai fotografi in modo che ci fosse un’immagine migliore. Inoltre, le abbiamo dato consigli su come gestire i media ed eravamo lì per sostenerla in caso di crisi”.

 

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