Bufera di neve “chimica” provocata dalla centrale nucleare in un solo paese: caduti 30 centimetri

L’0ndata di gelo che ha colpito parte della Francia e il vapore acqueo sprigionato da una centrale nucleare hanno innescato una intensa nevicata ‘artificiale’ che ha interessato un singolo paese

Dalle immagini diffuse sui social network potrebbe sembrare una comune e suggestiva nevicata ma non è del tutto vero. Quando accaduto nel comune francese di Cattenom, che si trova nel dipartimento della Mosella, nella regione del Grande Est, ha davvero dell’incredibile ed è la conseguenza di un evento meteorologico direttamente collegato ad attività umane. Ci troviamo a poca distanza dal confine con la Germania: qui nelle ultime ore le temperature hanno subito un crollo legato al grande gelo russo che ha interessato ampie aree dell’Europa centrale, raggiungendo però anche la Francia provocando alcune nevicate localizzate ma non particolarmente significative. Ad eccezione di Cattenom, dove la neve ha superato i 30 centimetri di altezza.

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La spiegazione del fenomeno

Come è possibile che una nevicata così intensa, abbia riguardato un solo paese e non le aree circostanti? Il fenomeno si è verificato in conseguenza della presenza di una centrale nucleare: una grande quantità di vapore acqueo è stata emessa dalle torri della centrale ma, in seguito alle bassissime temperature, sono condensate dando vita ad una intensa precipitazione nevosa in tutti i territori che circondano la struttura. E così nell’arco di poche ore gli accumuli hanno toccato i 30 cm. Un fenomeno simile a quello che talvolta si verifica in Pianura Padana, noto come neve da nebbia o neve chimica che in determinate condizioni atmosferiche a volte avviene vicino a stabilimenti industriali.

 

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