Governo Draghi, al no si aggiunge Fratoianni. Sarà un’opposizione rossobruna?

“Questo Governo è un pasticcio, spostato a destra”: i no al drago-Draghi da Sinistra Italiana fino ai dissidenti Cinque Stelle e Meloni. Quale sarà il fronte dell’opposizione

Dopo il no di Giorgia Meloni, di cui tutti erano già consapevoli, il fronte dell’opposizione a Draghi sembra continuare ad allargarsi.
L’Assemblea nazionale di Sinistra italiana ha approvato il no al nuovo governo.
A comunicarlo ufficialmente è il segretario Nicola Fratoianni: “Questo Governo è un pasticcio”, ha detto il deputato a Il Fatto Quotidiano “spostato a destra e voluto dai poteri forti per mettere le mani sui 209 miliardi del Recovery Plan. Per questo andremo all’opposizione”.
Parere però che non sembra essere condiviso da altri due deputati di SI e Leu, la senatrice Loredana De Petris e il deputato Erasmo Palazzotto, che hanno deciso di appoggiare il governo Draghi.

Quale sarà l’opposizione al governo Draghi

Dalla parte di Fratoianni si schierano anche le ex grilline Paola Nugnes ed Elena Fattori: “È una scelta condividiamo e accogliamo con molto entusiasmo, convinte che il paese abbia assoluto bisogno di una opposizione da sinistra a questo governo, molto posizionato a destra, di tutti e di nessuno, sbilanciato sugli interessi della finanza”.

L’opposizione che si prospetta è, a tutti gli effetti, un’opposizione rossobruna, che giustifica i no all’appoggio del governo Draghi nello stesso identico, anche se opposto, modo: per la Meloni l’esecutivo è “ostaggio della sinistra”, mentre per Sinistra Italiana e alcuni grillini “Troppo a destra”.

Oltre ai rossobruni, però, il fronte che si opporrà alla maggioranza accoglie nelle sue file anche gli intransigenti del Movimento Cinque Stelle: sono diversi, infatti, i malumori cresciuti negli ultimi giorni, al punto che si è arrivati alla proposta di far votare come astenuti i deputati contrari per evitare di incappare in una scissione interna che, questa volta, potrebbe essere difficile da rimarginare.
A guidare i pentastellati amareggiati è Nicola Morra, a cui si accodano Barbara Lezzi, Margherita Corrado, Bianca Laura Granato e altri.
Insomma, un opposizione composita tanto quanto il governo.

 

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