Governo, il pensiero di Cacciari: “Draghi non farà riforme, non è il padreterno”

Il discorso d’insediamento di Mario Draghi ha convinto tutti o quasi: Cacciari avverte che questo governo non farà delle riforme sostanziali.

Quale sarà il futuro prossimo dell’Italia governata da Mario Draghi? La Stampa l’ha chiesto a Massimo Cacciari, il quale non discute la persona ed il professionista Draghi, ma dubita della possibilità che il suo insediamento corrisponda ad una vera e propria svolta per il Paese. Anche la filosofo è piaciuto il discorso del nuovo Premier, l’ha trovato più puntuale e concreto rispetto a quelli degli ultimi insediamenti e concorda sull’opinione che il Presidente del Consiglio ha espresso sulla pandemia.

Parlando della crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo, infatti, Draghi ha sottolineato come i più colpiti in questo contesto siano i più poveri: “La pandemia non è affatto neutrale, non colpisce tutti nello stesso modo. A pagare di più, a parte chi crepa, sonno i giovani, le donne, i lavoratori fragili”, spiega Cacciari che poi aggiunge: “Il nostro sistema di protezione è squilibrato, lo dico da mesi”.

A suo avviso affrontare la pandemia e la crisi senza focalizzarsi sulle diseguaglianze sarebbe un errore imperdonabile e potrebbe portare successivamente a delle rivolte popolari. Per fare capire a cosa si riferisce, Cacciari fa degli esempi concreti: “Quando i licenziati usciranno da sotto il tappeto che sembra renderli invisibili avremo un problema. Non potremo ricorrere in eterno alla cassa integrazione senza mettere in crisi l’Inps e su questo tema non ho sentito dire un gran che”.

Cacciari: “Draghi non farà riforme, non è il padreterno”

Il governo dovrà intervenire quindi prima che il malcontento monti ulteriormente e lo dovrà fare attraverso delle riforme. Su questo punto, però, Cacciari è decisamente scettico, specie riguardo alle riforme principali, quelle che hanno messo in scacco il Paese e contribuito a generare le due crisi. A tal proposito dice infatti: “Draghi non lo può dire, ma io sì: con questo governo le riforme non le vedremo mai” e ancora aggiunge: “non è il Padreterno e non potrà fare in un giorno quello che non si fa da 30 anni. Vuole degli esempi? Lo ius culturae evocato da Zingaretti lo vedremo mai in un governo con Salvini? E sulla giustizia è possibile trovare un punto di caduta tra 5Stelle e Forza Italia? Dubito. E così sarà per il fisco o per una vera riforma della scuola”.

Ma se il governo non interverrà su questi campi che da anni necessitano di revisioni, di cosa si occuperà? Cacciari ha un’idea ben precisa anche su questo e spiega: “Draghi interverrà sulla pandemia, organizzerà un nuovo piano vaccini e userà i soldi del Next Generation Eu anche per affrontare le gravi crisi industriali. Quelle, da Alitalia all’Ilva, sono vere gatte da pelare”.

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