Ebola, la nuova epidemia è qualcosa di “spaventoso e nuovo”: focolaio causato da une persona infettatasi 7 anni fa?

Nuovi ritrovamenti in Guinea fanno pensare che il virus dell’ebola possa rimanere per anni all’interno del corpo umano senza perdere la propria carica virale e può essere trasmesso attraverso il sesso.

Mike Ryan (direttore esecutivo del Programma per le emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità e capo del team responsabile del contenimento e del trattamento internazionali di COVID-19) ha parlato di scoperte “notevoli” in merito: scoperte che dimostrano che il virus di sette anni fa, quando ci sono stati i primi contagi in Guinea, e quello di oggi sono praticamente identici dal punto di vista genetico e che la nuova epidemia guineana potrebbe essere stata causata da una persona infettatasi addirittura 7 anni fa.

Alcuni studi, d’altra parte, avevano dimostrato che uomo che aveva il virus nel proprio sperma dopo essere stato infettato nel 2016, con il virus può rimanere vivo nel corpo umano per più di 500 giorni, rimanendo nascosto.

L’ebola non è stato sconfitto

La nuova epidemia di Ebola che sta colpendo la Guinea è stata definita da Eric Delaporte dell’Università di Montpellier come qualcosa di “spaventoso e nuovo” per il fatto che “un nuovo focolaio è iniziato da un’infezione latente cinque anni dopo”.

Sono stati riportati almeno 18 casi nuovi di Ebola, in una riemersione del virus, che aveva scaturito un’epidemia che aveva allarmato il mondo intero tra il 2013 e il 2016 (causando oltre 11.300 morti in 10 Paesi dell’Africa occidentale).

Appena un mese fa sono stati confermati 7 casi con 3 morti in Guinea con il capo della sanità nazionale che aveva dichiarato: “Siamo in situazione epidemica”.

L’Organizzazione Mondiale della Salute ribadisce che è importante seguire i malati di ebola anche dopo la loro guarigione.

Il virus è stato trovato per la prima volta nel 1976 sulle rive del fiume Ebola e da allora è emerso molte volte in diversi paesi africani.

Una decima epidemia di Ebola fu dichiarata dall’OMS l’1 agosto 2018, con il virus dichiarato sconfitto dall’OMS lo scorso giugno, ma a quanto pare non s’è trattata di una vittoria definitiva.

L’ebola è uno dei virus più mortali per l’uomo (la percentuale di persone contagiate che muoiono, è del 50 per cento) ed è in grado di sopravvivere in diverse parti del corpo umano, incluso il seno o i testicoli.

Tra i sintomi, ricordiamo la febbre, dolori addominali ed emorragi.

Impostazioni privacy