Muore a 2 anni la piccola Nabody, l’ennesima vittima della “ruta canaria”

L’emergenza migranti non riguarda solo l’Italia.

Altri tre paesi del sud d’Europa (Portogallo, Spagna e Grecia) vivono le difficoltà della gestione dei flussi migratori e specialmente in Spagna, negli ultimi mesi, la situazione è parecchio peggiorata – con la “ruta canaria” (la rotta delle Canarie) che ha visto una importantissima crescita nel numero di migranti che provano il rischiosissimo viaggio.

Rischiosissimo viaggio perché – come riportato lo scorso luglio da ‘El Pais’ – “El mar se traga a un emigrante por cada 20 que alcanzan las islas en patera” (“Il mare inghiotte un migrante ogni venti che provano a raggiungere le isole in nave”): a testimonianza di ciò, i dati che voglio che allo scorso 31 luglio 3.269 persone hanno provato a raggiungere l’arcipelago attraverso l’Oceano Atlantico, con almeno 162 vittime.

E nel nuovo anno la situazione sembra tutt’altro che migliorata – come riportato da Noticias24h: diciannove persone sono morte nei primi tre mesi dell’anno e nell’ultima settimana sono sbarcati 356 migranti su 9 diverse imbarcazioni, 3 di loro sono morti e più di 20 sono stati trasferiti in ospedale in condizioni più o meno gravi.

Ruta canaria, la vittima di soli 2 anni

L’ultimo drammatico sbarco è avvenuto martedì scorso: una barca con a bordo 29 donne, 14 uomini e 9 bambini, ha raggiunto la isola Gran Canaria, la seconda maggiore dell’arcipleago.

Sul barcone viaggiava Nabody, una bambina di 2 anni del Mali che ha dovuto essere rianimata dalle squadre della Croce Rossa dopo essere giunta con una grave ipotermia che le aveva causato un arresto cardiorespiratorio.

Poi trasferita all’ospedale pediatrico di Las Palmas de Gran Canaria, la piccola Nabody è purtroppo morta ieri.

Nel barcone c’erano anche altre quattro persone che sono state ricoverate per ipotermia grave e moderata, tra cui una donna incinta.

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