Terremoto al largo dell’Adriatico: forte scossa spaventa tutto il centro-sud Italia

Una forte scossa di 5.6 è stata registrata al largo del Mar Adriatico attorno alle 14.47.

La scossa è stata avvertita in gran parte delle regioni del centro e del sud Italia, dall’Abruzzo al Molise, fino ad arrivare in Puglia, a Roma e a Napoli.

Forte scossa di terremoto nell’Adriatico

La forte scossa di terremoto è stata avvertita da molte persone durante il primo pomeriggio di oggi.

In effetti, si è trattato di un sisma di una potenza abbastanza interessante, attestantesi tra i 5.3 e i 5.8 gradi della scala Richter, come rende presente l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (che poi ha comunicato la magnitudo definitiva, da 5.6. Di seguito l’esatto epicentro della scossa che, come possiamo vedere, si trova a metà strada tra le nostre coste e quelle croate).

Per il momento, per fortuna, non sono stati segnalati danni a cose o persone, né chiamate per i Vigili del Fuoco, nonostante la scossa sia stata avvertita sia in tutto il territorio italiano centro-meridionale, oltre che dalle coste della Croazia. Con tutta probabilità, nelle prossime ore sarà possibile sentire le scosse di rimando.

Intanto, le persone che hanno avvertito il terremoto hanno iniziato a postare su Twitter, ricercando notizie e raccontando la loro esperienza. Tanto che l’hashtag #terremoto è di tendenza al primo posto. Evidentemente gli abitanti dell’Italia centro-meridionale che hanno avvertito la scossa si sono molto preoccupati.

L’immancabile ironia di Twitter: #Terremoto in tendenza

Ma c’è anche chi ha deciso di fare ironia sul terremoto e le concomitanti limitazioni imposte dalle zone rosse e arancioni, zone sotto le quali è al momento posto tutto il territorio nazionale.

“Non posso né scendere né salire, né scendere né salire, NÉ SCENDERE NÉ SALIREEEEE!!!”, scrive l’utente @@zjmwith1d. Cosa che avranno pensato in tanti, dato che al momento è il post con più retweet.

 

Naturalmente raccomandiamo di scendere di casa nel caso in cui si presentasse un’ulteriore scossa di terremoto all’estinguersi della stessa.

Segnaliamo in tal senso che dopo la prima scossa sono state registrate altre quattro scosse discretamente forti, con due di magnitudo superiore ai 4 gradi.

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