Palermo: avvelena il marito per stare con l’amante, lui la denuncia alla polizia dopo la fine della relazione

Si dice che per fare innamorare un uomo bisogna prenderlo ‘per la gola’, ma forse qualcuno segue il consiglio troppo pedissequamente. A Termini Imerese, provincia di Palermo, una donna di soli 36 anni è stata arrestata con l’accusa di aver avvelenato e ucciso il marito, 40 anni, con del cianuro mischiato nel cibo.

Il movente passionale

Sebastiano Rosella Musico è deceduto a 40 anni nel gennaio del 2019 a Termini Imerese in Sicilia. Il verdetto dei medici era stato “morte per causa naturale” e il responso medico avrebbe continuato a essere la verità, se a distanza di due anni la testimonianza di uno dei protagonisti del caso non l’avesse riaperto.

L’ex amante di Loredana Graziano, la vedova del pizzaiolo Musico, ha confidato agli inquirenti che la donna avrebbe avvelenato volontariamente il consorte pur di poter stare con l’amante.

I carabinieri hanno riesumato la salma e hanno richiesto delle analisi più accurate, da cui è emerso la presenza di cianuro nel corpo della giovane vittima.
Il cianuro è conosciuto per essere un veleno efficacissimo e discretissimo e uccide senza lasciar traccia.

A distanza di due anni, la confessione del compagno della Graziano arriva perché oggi i due non stanno più assieme e non sono in buoni rapporti. La donna, infatti, avrebbe denunciato l’amante per stalking, mossa che lui avrebbe vendicato con la confessione in questura.
La donna è stata arrestata con l’accusa di omicidio e ora attende il processo.

Secondo il gip, la donna, mossa da “un senso di forte insofferenza rispetto alla propria vita coniugale”, avrebbe somministrato segretamente al marito prima un farmaco anticoagulante e poi una dose di cianuro. L’uomo è morto per insufficienza cardiorespiratoria nel giro di pochi minuti.

Loredana Graziana sembra aver agito come una vera e propria “vedova nera”, termine utilizzato per indicare le assassine che uccidono mariti, amanti e membri della famiglia o comunque che intrattengono una relazione con esse. Queste assassine, non a caso, prediligono  metodi veloci e discreti, come il veleno, per poter incassare l’assicurazione sulla vita dei defunti o, come in questo caso, per rifarsi una vita lontano dai mariti deceduti agli occhi di tutti per un malore naturale.

Impostazioni privacy