“Sono disgustato”: le parole della ex bandiera del Manchester United sulla Superlega

La notte tra il 18 e il 19 aprile 2021 è una notte che potrebbe segnare per sempre le sorti del calcio europeo: 12 club europei (capeggiati da Real Madrid, Juventus e Manchester United che infatti esprimono presidente e vicepresidenti) hanno deciso di dare il via alla Superlega Europea.

Un vero e proprio colpo di mano, che sa quasi di golpe – avvenuto come è avvenuto in nottata.

Uefa e Fifa, dal canto loro, proclamano battaglia ma non sono soltanto le due federazioni internazionali a mostrarsi contrarie al progetto di alcuni top club europei.

Sono diventate virali, già ieri prima che venisse ufficializzata la Superlega, le parole di Gary Nevile, bandiera dello United con oltre 600 partite con la casacca dei ‘Red Devils’.

Gary Nevilles full reaction to the European Super League from r/reddevils

Parole durissime, quelle di Neville – oggi commentatore di Sky: “Sono un tifoso del Manchester United da 40 anni ma sono disgustato. Sono disgustato in particolare dal mio Manchester United e dal Liverpool. Voglio dire, il Liverpool è il club del “You’ll Never Walk Alone”, il “Fans Club” o il “The Peolple’s Club”, e poi il Manchester United, creato da gente nata e cresciuta attorno a Old Trafford più di 100 anni da, e vogliono entrare in un torneo senza competizione, dal quale non puoi essere retrocesso. E’ una disgrazia, un atto criminale. Dobbiamo rivedere il potere calcistico di questo paese partendo dai club che dominano e domandano la Premier League, a partire dal mio club, il Manchester United. Quello che stiamo vedendo è semplice avarizia, nient’altro. I proprietari dello United e del Liverpool ma anche del City e del Chelsea sono degli impostori, non hanno niente a che vedere con il calcio in Inghilterra. Questo paese ha più di 150 anni di storia calcisticamente parlando, a partire dai tifosi di questi club che per decadi hanno tifato e supportato la loro squadra in qualsiasi situazione. E sono loro che vanno protetti”.

Neville ha continuato a spiegare come, di fatto, il calcio si snaturerebbe del tutto con la  nascita della Superlega: “Io devo tantissimo al calcio. Ciò ho guadagnato e ci guadagno ancora soldi, come anche ne ho investiti e continuo ad investirne, quindi non sono contro i soldi che girano nel calcio ma tengo tantissimo ai principi e all’etica di questo sport. Se il Leicester vince la Premier League, è giusto che vada in Champions. Questo è un esempio, ma è come dovrebbe funzionare, non che squadre come Tottenham, United o Arsenal che in Champions League nemmeno ci sono, possano partecipare ad una competizione elitaria“.

La soluzione, per Neville, è durissima: far retrocedere le squadre che aderiranno a questa Superlega (come d’altra parte paventato da Uefa e Fifa stesse): “Se annunciano che un pre contratto o un pre accordo è stato firmato, punite quei club. Toglietegli i punti, multateli, sbatteteli in fondo alla classifica, levategli i titoli che hanno vinto. Date la Premier League al Fulham o al Burnley. Oppure salvate il Fulham e fate retrocedere lo United, il Liverpool e l’Arsenal che sono le tre squadre più antiche e hanno tradito i loro stessi tifosi. Ne hanno tutti abbastanza, il tempo è finito. Ci vuole una commissione esterna che valuti questi proprietari e riporti ordine”.

Ricordiamo che le squadre che hanno aderito in qualità di Club Fondatori sono (in ordine alfabetico): AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur.

Intanto, rimanendo all’universo Manchester United, da segnalare le parole dello statunitense Joel Glazer, proprietario del Manchester United, che si è così esposto in merito alla nascita della Superlega (di cui sarebbe vicepresidente):

“Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim’ordine a livello mondiale, oltre a un accresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso”.

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