Dragon Trainer, una saga per ogni età: perché vederlo nel 2021

Tratto dai libri di Cressida Cowell, Dragon trainer è un classico d’animazione Dreamworks: sempre attuale, è un must da vedere e rivedere e su cui riflettere.

Per prepararci alla messa in onda della replica del primo lungometraggio su Italia 1, alcune riflessioni su un capolavoro per la critica.

Draghi, vichinghi e riflessioni

Hiccup, il vichingo mingherlino poco ‘guerriero’ ma molto agguerrito, ha una grande battaglia da affrontare: convincere i suoi simili che la convivenza con i draghi è possibile e che le bestie non sono cattive e rapaci, ma che obbediscono a motivi d’ordine superiore, che attentano alla loro stessa esistenza.

Dragon Trainer è l’ennesimo tentativo, non sono mai troppi, di rappresentare l’altro non come nemico, ma come possibile compagno, dimostrando che la diversità non è in generale sinonimo di pericolo.

Infatti benché i vichinghi cacciano i draghi, i draghi sono creature non pericolose. Loro adorano le carezze sul collo e sulla testa e si nutrono principalmente di pesce, sono come dei grandi mici, e attaccano gli uomini solo se minacciati o per adempiere al sacrificio loro richiesto per la loro stessa sopravvivenza: nutrire la Morte Rossa.
Ogni Drago possiede un punto cieco, utile per attaccarlo, e ha bisogno di prendersi frequenti pause tra ogni colpo di fuoco. Per sconfiggerli però il trucco migliore è quello di mostrare loro…un’anguilla!

Nonostante nella trilogia compaiano moltissime specie di drago divise in molte categorie, i più importanti al fine della narrazione sono senza dubbio Sdentato, appartenenti al genere Furia Buia, e co-protagonista della pellicola, e il nemico per eccellenza La morte rossa, personificazione della bramosia che spinge alla cattiveria.

Sdentato e Morte Rossa: due draghi, due destini

Sdentato il drago di Hiccup è così chiamato perché ha i denti retrattili. Avendo subito l’amputazione di metà della membrana caudale, è impossibilitato a volare da solo. Questa mancanza lo rende simbolicamente uguale, pur nella sua differenza, al protagonista, che subisce l’amputazione della gamba. Un altro monito circa il fatto che tra le diverse specie ci sono più analogie da accogliere, che differenze da temere.

Sdentato

Morte Rossa, l’antagonista principale del film, si potrebbe dire che è l’antagonista per eccellenza. Grande, grandissima, è mostruosa nel suo aspetto.
Nei suoi 2000 anni di vita depone circa 3000 uova e, non muovendosi dalla bocca del vulcano in cui ha nidificato, guarda i piccoli draghi divorarsi a vicenda finché non ne rimane solo uno.
Costringe gli altri draghi a procacciare cibo e in caso di fallimento mangia gli stessi draghi.

La bramosia che divora sè e gli altri.

Morte Rossa

Dragon Trainer, la saga

Sono tre i capitoli di Dragon Trainer, quella che può essere a tutti gli effetti considerata una saga.

Il primo capitolo, in onda stasera, è uscito nel 2010.

In seguito sono stati prodotti quattro cortometraggi e due serie tv, oltre a due ulteriori lungometraggi (nel 2014, Dragon Trainer 2, e nel 2019, Dragon Trainer – Il mondo nascosto).

Il primo capitolo, distribuito anche in 3D, ha ottenuto incassi importantissimi (500 milioni complessivi nei primi 120 giorni di programmazione) oltre che ottimi riscontri da parte della critica (con la candidatura per il miglior film d’animazione agli Oscar del 2011).

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