Cannabis, la Svizzera diventa pioniera e la legalizza: cosa accade negli altri Paesi europei?

L’aria del cambiamento è arrivata anche in Svizzera, dove il parlamento ha appena votato in favore della legalizzazione della cannabis tra gli adulti.

Il consiglio nazionale di salute pubblica, con 13 voti favorevoli e 11 voti contrari, solo una Astensione, ha dichiarato che lo scopo è regolamentarle il mercato della cannabis in Svizzera. Questo rende la Svizzera il primo paese Europeo a fornire un sistema di approvvigionamento della cannabis diretto ai consumatori.

La Svizzera avanguardista

Le ricerche condotte dal governo svizzero ritengono che la cannabis deve essere organica, prodotta in patria e non deve contenere più del 20% di THC.

Il confezionamento, seguendo il modello del Canada, devo contenere una etichetta degli ingredienti, delle avvertenze sul consumo e devo essere contenute in pacchi che non siano apribili dai bambini.

L’ufficio di salute pubblica federale ha riconosciuto che la proibizione della cannabis non è un deterrente al consumo della sostanza, e che l’incolumità dei utenti è messa doppiamente in pericolo: una regolamentazione pubblica del mercato è un vantaggio sia per lo stato che per i cittadini.

La Svizzera aveva già depenalizzato il consumo e il possesso di piccole quantità di sostanza. E in questo non è stato né l’unico né il primo paese europeo a farlo.

La depenalizzazione in Spagna 

La Spagna è indietro rispetto la Svizzera: la cannabis è stata solo depenalizzata e soprattutto è stato reso possibile fumarla solo in determinati luoghi.

Coltivare marijuana per uso personale è privato è consentito, ma il possesso in pubblico è considerato illegale e le pene variano dalla galera alla multa a secondo dei grammi posseduti.

La coltura di cannabis deve essere un fatto personale e privato. Gli unici posti pubblici dove si può consumare l’erba sono ‘I Cannabis Social Club‘, luoghi adibiti alla coltivazione pubblica e comune di erba.

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Il progresso del Portogallo

Il Portogallo è uno dei paesi Europei più progressisti per quanto riguarda le legislazione sulla cananbis, il cui possesso è già depenalizzato dal 2001.

In compenso sono asprissime le pene per compravendita di sostanze stupefacenti e fornitura.
La produzione di Cannabis è regolamentata dal governo in maniera precisa.
Ogni azienda produttrice deve essere in possesso di una licenza emessa dal ministero dell’Agricoltura e deve garantire che le piante non contengano più dello 0,2% di THC. I controlli ministeriali sono frequentissimi.

Depenalizzata totalmente la cannabis a scopo terapeutico.

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Olanda borderline fra liberalizzazione e divieti

Se nell’immaginario comune l’Olanda è la patria delle ‘droghe leggere’ è il paese dove il dibattito è polarizzato tra il divieto e l’assoluzione assoluta. Il problema principale dell’Olanda è l’approvvigionamento della Cannabis, consentita all’interno dei Coffee Shop.

La regolamentazione della filiera produttiva che dovrebbe levare il monopolio al mercato nero non riesce però a sostenere il gran numero e la mole di domande. La soluzione è aumentare i campi coltivabili, ma la popolazione insorge per lo stigma sociale che questo comporta.

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