“Sono due grandi maleducati. Mi hanno detto fro**o di me**a”: Cecchi Paone contro Pio e Amedeo

Netta presa di posizione di Alessandro Cecchi Paone ai microfoni de La Zanzara.

Una presa di posizione in merito alla necessità di avere una legge contro l’omotransfobia come la legge Zan e una presa di posizione anche contro Pio e Amedeo e il loro controverso monologo durante l’ultima puntata di ‘Felicissima Sera’.

Ma partiamo dall’omofobia: “L’omofobia è come l’antisemitismo, per questo la legge Zan va approvata. La differenza tra civiltà e inciviltà passa attraverso il rispetto di ogni singola minoranza. Oggi a causa delle campagne della destra social Liliana Segre va in giro con la scorta e ci sono dei ragazzi gay che si buttano dalla finestra perché vengono rifiutati dalla famiglia o bullizzati a scuola. Quello che è successo agli ebrei è inenarrabile, ma tutte le minoranze vanno rispettate”.

Sollecitato dai conduttori, Cecchi Paone ha quindi deubricato come incitazione all’odio tanto dire che due gay sono contro natura quando dire l’unica famiglia è quella tra uomo e donna: “Crei infelicità negli esseri umani, inciti all’odio. Se tu dici che i froci non possono unirsi in matrimonio per me sei perseguibile”.

E quindi fa un esempio legato ad un messaggio (di odio) ricevuto sui social da un giovanissimo:

“Ho appena ricevuto un messaggio da un ragazzino che mi dice: ricchione non devi parlare e questo non va bene. In Italia siamo molto indietro per colpa della destra, che vuole spianare i campi rom con la ruspa. Salvini e Meloni sono due omofobi, la Lega è certamente un movimento omofobo. Sono liberticidi. Chi è contro la legge Zan non crede che gli individui siano tutti uguali”.

Andando quindi a Pio e Amedeo, di cui tanto si è parlato (e che hanno tirato in ballo direttamente Cecchi Paone):

“Pio e Amedeo? Frocio e finocchio a me non fanno impressione ma per un ragazzino di un paesino sperduto sentirsi dire frocio è una ferita nell’anima. Sono due grandi maleducati. Mi hanno detto frocio di merda, ricchione”.

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E se i conduttori provano a difendere i due comici foggiani, dicendo che non hanno mai affermato quanto detto da Cecchi Paone in merito a lui stesso, ha dichiarato: “L’hanno detto, l’hanno detto. Incitano alla mortificazione di chi non ha strumenti di difesa. E poi io non li ho tirati su in macchina perché non li ho riconosciuti. Bisogna tutelare quelli che si sono sentiti offesi da quel monologo, io non mi sono divertito per niente”.

Infine una battuta su Platinette (che ha dichiarato chirca il ddl Zan: “Sono leggi liberticide, da Germania dell’Est”): “Forse ha detto che non siamo panda da difendere perché lui si sente come un Panda”.

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