“Ora Baresi e Tassotti”: Twitter si scatena dopo il no di Albertini alla candidatura come Sindaco di Milano

Gabriele Albertini non parteciperà alla per diventare sindaco della città metropolitana di Milano.

Già sindaco di Milano tra il 1997 e il 2006, prima di lasciare il posto a Letizia Moratti, Albertini non sarà il candidato del centrodestra alle prossime comunali che si terranno tra il 15 settembre e il 15 ottobre, con la data più probabile che è quella del 10 e 11 ottobre, dopo essere slittate dalla tarda primavera 2021.

E’ stato lo stesso Albertini a far sapere della sua risoluzione attraverso un comunicato apparso sul suo sito.

Il motivo di questo rifiuto? Vuole lasciare più spazio a volti più giovani.

Il comunicato di Gabriele Albertini

Il comunicato di Gabriele Albertini è una vera e propria lettera dove comunica la sua intenzione a non candidarsi a sindaco per la città di Milano. “In questo giorno a me caro, che coincide con la data in cui nel 1997 ho giurato da Sindaco per la prima volta, mi rivolgo ai concittadini milanesi, agli amici e sostenitori, ai leader del centrodestra: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, e Silvio Berlusconi, al quale rivolgo con affetto un augurio di pronta guarigione”, esordisce .

L’ex sindaco e imprenditore si rivolge allora agli esponenti del centro-destra: “Vi devo una risposta dopo settimane in cui ho sentito l’affetto e il sostegno di voi tutti. Alcuni sondaggi m’avevano indicato come possibile candidato vincente nella imminente consultazione elettorale per la scelta del Sindaco di Milano. Purtroppo devo comunicare che per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità offertami“.

Le tre raccomandazioni di Albertini

In seguito, Albertini spiega dettagliatamente i motivi di tale risoluzione. “Non  voglio mantenere questa incertezza che potrebbe danneggiare il corso della campagna”, afferma. “Desidero però ribadire tre elementi già espressi. In primis la mia disponibilità nel corso della futura campagna ad accompagnare il candidato sindaco, sia nei contenuti, sia nella definizione e nella partecipazione ad una lista civica, fattore, secondo me, fondamentale per la vittoria elettorale”.

Poi aggiunge che secondo lui un requisito indispensabile per il nuovo sindaco della città meneghina è l’età giovane. “In secondo luogo ritengo che, per le sfide che aspettano Milano, il candidato o la candidata debba essere giovane (il 15 maggio 1997 avevo 46 anni), rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa, e conoscere tutte le realtà di questa multiforme ed articolata città, anche quelle rese più fragili dalla pandemia”. E sottolinea l’importanza dell’equità di genere: “Anche la squadra dovrà essere attentamente scelta, ma anche competente, laboriosa, adeguatamente bilanciata tra i generi”.

Per finire, Albertini ha tributato un pensiero ai fondi che arriveranno dall’Unione Europea a seguito alla pandemia. Fondi importanti che, a suo viso, dovranno vedere l’intera scena politica coinvolta nella programmazione della spesa: “Infine intendo ribadire un concetto a mio modo di riflettere fondamentale: il Governo guidato da Mario Draghi si appresta a varare una serie di misure che assicureranno all’Italia risorse europee per 209 miliardi per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. In virtù di questo anche Milano riceverà una disponibilità ingente di risorse (circa 18 miliardi di euro). Ebbene, ritengo che queste risorse eccezionali debbano essere gestite da una amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche e produttive, responsabili e volenterose”.

Albertini non si candida Sindaco, Twitter si scatena

Come sempre in queste occasioni, Twitter si è scatenato una volta che la notizia della rinuncia alla candidatura da parte di Albertini è diventata ufficiale.

Tra i commenti più popolari quello di Capezzone, pronto come sempre ad attaccare la sinistra (e ci si chiede cosa c’entri esattamente nello specifico)

Ma sono tanti anche i comuni utenti di Twitter che optano per l’ironia (di stampo calcistico)

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