Dramma nel calcio minore: trovato impiccato Filippo Viscido, aveva 31 anni

Una lunga carriera nelle serie minori italiane, da Pomigliano all’ultima tappa Salernum, passando per due importanti anni ad Avellino (quando la compagine irpina si trovava in serie D prima e in C2 poi).

Un giro d’Italia in tante realtà del sud Italia, in Sicilia, in Calabria, in Molise e in Basilicata.

Aveva soli 31 anni Filippo Viscido, una vita da mediano, autore di un gesto estremo: a meno di un mese dal suo compleanno (avrebbe compiuto 32 anni il prossimo 5 giugno) ha deciso di farla finita ed è stato trovato impiccato nella serata di domenica in un garage a Battipaglia, dove viveva assieme alla moglie Mina e i figli Naomi e Domenico.

Le cause del decesso sarebbero legate ad un gesto volontario sebbene siano sconosciuti per ora i motivi del gesto.

Una vicenda drammatica che ha gettato nello sconforto l’universo calcistico che ha avuto modo di conoscere Filippo, noto come il “pitbull” per la grande grinta con cui interpretava il ruolo di centrocampista.

Al momento, Viscido si trovava svincolato dopo lo stop delle categorie minori a causa del Covid-19: uno stop drammatico per tutto il movimento.

Lo stesso Viscido sottolineava (ormai un anno fa e bisogna pensare che questo stop si è protratto per un anno) le difficoltà economiche anche per chi vive di calcio, uno sport troppo spesso considerato solo come un divertimento:

“Nel mondo del calcio ci sono altri tipi di preoccupazione. Per alcune persone è un vero e proprio lavoro. Restando fermi nei campionati si fermano anche le entrate, i rimborsi spese”

Molteplici i messaggi di cordoglio di ex compagni, tifosi e delle tante società in cui ha militato (a partire proprio dall’ultima, il Salernum Baronissi).

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