L’Italia all’Eurovision, i tre trionfi: la Cinquetti nel 1964, di Cutugno nel 1990 e dei Maneskin nel 2021

Il 22 magio 2021 è una data da ricordare per la scena musicale tricolore.

Con ‘Zitti e buoni’ i Maneskin si aggiudicano l’Eurovision Song Contest 2021, portando l’Italia sul tetto del mondo continentale, superando le canzoni francofone di Francia e Svizzera.

Dopo il secondo posto del 2019 (frattanto ultima edizione causa covid) con Mahmood l’Italia riesce a vincere un contest che non vedeva il nostro Paese al top dal 1990.

Sono passati ben 31 anni da allora e per l’Italia si tratta del terzo successo assoluto.

E se in precedenza a vincere sono stati Gigliola Cinquetti nel 1964 e Toto Cutugno nel 1990, è la prima volta che l’Italia vince con un suono che si discosta dalla tradizione tricolore – con il rock’n’roll del gruppo capitolino già trionfatore a Sanremo.

Ma andiamo a vedere le singole canzoni trionfatrici.

E partiamo da ‘Non ho l’età’ di Gigliola Cinquetti, che trionfò nel 1964.

Non ho l’età, non ho l’età
Per amarti, non ho l’età
Per uscire sola con te

Cantava la Cinquetti, nella più pudica delle canzoni d’amore.

Mentre 26 anni dopo Toto Cutugno trionfa con ‘Insieme: 1992’.

Per noi, nel cielo mille violini
Per noi, amori senza confini
Io e te, sotto gli stessi ideali
Insieme, unite, unite, Europe.

Una canzone furbetta, in un festival continentale: qualche accenno linguistico altro e quello che è di fatto un innno all’Europa.

Dopo non essere riuscito a vincere a Sanremo con ‘Italiano Vero’ nel 1983 (canzone poi diventata a tutti gli effetti un inno dell’italianità all’estero, basti vedere che sotto al video della canzone non c’è un commento in italiano o quasi) vince l’ESC del 1990 con una operazione analoga ma di ‘Insieme: 1992’ c’è un ricordo ben meno diffuso.

ESC 2021, il live di ‘Zitti e Buoni’

Ma veniamo ai giorni nostri e vediamo come non ci siano più sentimentalismi o ammiccamenti e ugualmente si arrivi in vetta al contest continentale, con ‘Zitti e Buoni’.

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Speriamo ora di non dover attendere altri decenni per tornare al top d’Europa.

Intanto l’anno prossimo ci godremo l’organizzazione del contest, giacché l’organizzazione viene assegnata alla nazione vincitrice.

E dopo gli studi Rai di Napoli e di Roma, dove andrà in scena il prossimo Eurovision?

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