Donna muore, precipitando dalla cascata di Acquafraggia: il futile motivo dietro l’incidente

La smania dello scatto perfetto, dell’immagine più ‘instagrammabile’, talvolta causa tragedie. In Valchiavenna, località Acquafraggia per la precisione, una donna di 42 anni è morta, precipitando giù per la cascata: si era spinta in una zona dall’accesso interdetto per fare una foto. Ferito il compagno della vittima.

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Una tragedia ‘istantanea’

Era una donna di 42 la vittima di questa domenica: intorno alle 12 è precipitata nelle cascate di Acquafraggia. La donna, che stava facendo un’escursione insieme al compagno, si sarebbe spinta in una zona vietata al pubblico, per scattare una foto.

Il torrente di Acquafraggia si biforca e scivola sulla roccia. Benché il trekking sia consentito, ci sono recinzioni a delimitare il percorso e cartelli di avvertimenti. La donna parrebbe aver ignorato gli avvertimenti scritti, tutto per fare alcune foto.

Nel tentativo di attraversare il torrente, il cui corso è molto rapido in questo periodo, la donna ha perso l’equilibrio, scivolando per 50 metri. Inutile il tentativo del compagno, 36 anni, di proteggerla.

L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco e degli uomini del soccorso alpino non hanno impedito la tragedia, ma hanno salvato la vita dell’uomo, gravemente ferito. Adesso si trova ricoverato presso l’ospedale di Gravedona, dopo essere stato trasportato in l’elisoccorso.

Una tragedia evitabile

Le fatalità sono imprevedibile, ma molte volte è un comportamento sconsiderato ad accentuare il rischio di sinistri.

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Il sindaco di Piuro, Omar Iacomella, è addolorato come tutti “Purtroppo un brutto incidente ha provocato la morte di una donna di 42 anni di Seregno che, fuori dai sentieri indicati, è stata scaraventata dalla corrente fino al primo salto della cascata“, ma è altresì preoccupato dagli esiti infelici di certe superficialità: “Dispiace per quanto accaduto. Tutto ciò deve far riflettere: indossiamo sempre calzature adatte alla montagna? Abbiamo preso coscienza dei pericoli che possiamo correre? Tante volte no. La montagna è meravigliosa ma va frequentata con saggezza perché purtroppo possono accadere tragedie come quella di oggi. Giunga il cordoglio a tutti i familiari”.

 

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