Una scoperta incredibile in Turchia: sotto la Terra ci sarebbe un mondo sotterraneo

Nel 1834 l’archeologo francese e storico Charles Texier scoprì, a circa 160 km da Ankara, in Turchia, il santuario di Yazilikaya, un santuario rupestre davvero straordinario che sorgeva a Hattusa, ovvero l’antica capitale del popolo hittita. In questo sito vennero rinvenute delle strane sculture rupestri, che si sono rivelate essere una mappa dettagliata del mondo e del cosmo.

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Le incisioni rinvenute nell’antica Hattusa raffiguravano oltre 90 figure, tra cui animali, mostri, divinità ed erano state incise oltre 3000 anni fa sulla roccia calcarea. Queste raffigurazioni erano state scolpite in due camere, davanti alle quali si trovava un tempio. Ora, a distanza di oltre 3000 anni da quando furono scolpite e 200 anni dopo la scoperta, gli studiosi sono riusciti a comprendere che cosa significhino i segni rinvenuti.

Come in gran parte delle religioni antiche, basti pensare alla civiltà egizia, ma anche a quella sumera, babilonese e assira, una larga parte e destinata ai miti della creazione. In questo modo i ricercatori hanno scoperto che le rappresentazioni presenti sulle rocce calcaree raffigurano oltre al cosmo e alla Terra, anche gli inferi e i cieli, miti che fanno parte della creazione secondo gli Hittiti.

Un santuario che rivela la concezione hittita del cosmo: ci sarebbe stato anche un mondo sotterraneo

Possiamo vedere le due divinità principali scolpite sulla roccia, ovvero Teshub il dio della tempesta ed Hebat la dea del sole. Mentre su altre pareti vediamo delle divinità minori.

Secondo lo studioso Zanger, che ha condotto gli studi sulle incisioni, il santuario rivela la concezione che gli Hittiti avevano del giorno e della notte, delle fasi cicliche delle stagioni e del ciclo di rinnovamento e rinascita.

Secondo le incisioni che sono state rinvenute in quello che era un santuario religioso vero e proprio, secondo la concezione cosmologica hittita sotto la Terra ci sarebbe un mondo sotterraneo. Gli studiosi infatti credono che in particolare la Camera B del santuario stesso raffigurasse la prova dell’esistenza di un mondo sotterraneo, governato dal dio spada Nergal, divinità presa in prestito dal pantheon babilonese.

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