Timori nucleari: la Cina sta costruendo nuovi silos missilistici nel deserto

Secondo quanto riportato al ‘Washington Post‘ da alcuni analisti la Cina starebbe costruendo nel deserto oltre cento nuovi silos per contenere i suoi missili nucleari. Queste ipotesi sono state dopo le analisi che sono state effettuate su alcune immagini satellitari da Jeffrey Lewis e Decker Eveleth.

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Secondo le loro analisi ci sarebbero, in apparenza, 119 silos missilistici in fase di costruzione nel deserto vicino a Yumen, nella provincia di Gansu. Dalle analisi effettuate i ricercatori hanno anche evidenziato come ci possa essere un possibile centro di controllo.

Ma la cosa non è nuova a quanto sembra, infatti già a febbraio il ricercatore Hans Kristensen, aveva ipotizzato come la Cina si stesse preparando ad ampliare il suo arsenale di silos missilistici.

Il ricercatore aveva specificato, immagini alla mano, come ci fosse anche la presenza di tunnel sotterranei che potrebbero essere stati costruiti al fine di nascondere operazioni di carico, oppure unità di lancio.

Ovviamente i due nuovi ricercatori hanno subito fatto i calcoli, in particolare Jeffrey Lewis ha dichiarato al ‘Post‘: “Se i silos in fase di costruzione presenti in altre zone della Cina si aggiungono al conteggio, il totale arriva a 145 silos in costruzione“.

L’analista Lewis non ha dubbi: “La Cina sta cercando di espandere le sue forze nucleari in caso di attacco americano”

Tutto questo ovviamente fa riferimento a un potenziale attacco da parte degli Stati Uniti, infatti già qualche mese fa alcuni studiosi ipotizzavano una nuova guerra mondiale innescata da Stati Uniti e Cina.

L’analista ne è convinto: “La Cina sta cercando di espandere le sue forze nucleari come deterrente che possa sopravvivere a un attacco da parte degli Stati Uniti, al fine di sconfiggere le difese missilistiche”.

Ovviamente però non è ancora del tutto chiaro se la Cina abbia intenzione di riempire tutti quei silos con i potenziali missili nucleari. Secondo Lewis infatti la super-potenza asiatica potrebbe mettere in atto una specie di “gioco delle conchiglie”, una strategia molto simile a quella messa in atto dagli USA durante la Guerra Fredda.

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