Morto Roberto Calasso, scrittore e storico editore di Adelphi

Aveva 80 anni Roberto Calasso, era scrittore e presidente della casa editrice Adelphi. Si è spento nella sua casa a Milano, dopo una lunga malattia e proprio oggi escono in libreria due suoi nuovi libri a carattere autobiografico: “Memè Scianca” e “Bobi”, il primo che riguarda la sua infanzia a Firenze e il secondo su Roberto Blanzen, ideatore dell’Adelphi.

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Roberto Calasso era nato a Firenze il 30 maggio 1941 e si era laureato in letteratura inglese con il grande Mario Praz. Fin da giovane fu un lettore vorace e davvero molto precoce, tanto da riuscire a leggere la “Recherche” di Marcel Proust ad appena 13 anni. Era un grande cultore della mitologia classica, a cui aveva dedicato molti dei suoi libri, tra cui anche il bellissimo volume “Le nozze di Cadmo e Armonia”.

Appassionato anche di letteratura mitteuropea, aveva impostato proprio su questo filone gran parte del catalogo dell’Adelphi.
Scrittore indubbiamente eclettico potrebbe essere definito lontano dal “bigottismo della sinistra tanto quanto dal buzzurrismo della destra”. Era un vero e proprio maestro per le quarte di copertina, tanto giungere a raccoglierle tutte in un unico volume nel 2003, ovvero “Cento lettere a uno sconosciuto”.

La giornalista Lipperini lo ricorda su Twitter: “E’ come vedere finire un mondo”

Calasso ebbe il contatto con i libri fin dalla prima infanzia, infatti il padre giurista lavorava per lo più su testi che risalivano al Cinque-Seicento, mentre il nonno Ernesto Codignola fu il fondatore della casa editrice La Nuova Italia, inoltre possedeva una biblioteca immensa con volumi di storia e filosofia, poi donata alla Normale di Pisa.

La giornalista Loredana Lipperini su Twitter ha detto che con la morte di Calasso è “come vedere finire un mondo” e queste sono parole quanto mai vere. In fondo tutti, chi più chi meno, ha avuto a che fare con i libri pubblicati dalla Adelphi e gli appassionati di letteratura classica hanno avuto a che fare con Calasso almeno una volta. Sicuramente una figura che mancherà moltissimo nel panorama culturale italiano.

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