Promessa dell’atletica leggera muore a 19 anni per scattare una foto all’alba

Francesca Mirarchi, promessa dell’atletica leggera italiana di soli 19 anni, ha perso la vita nell’intento un po’ romantico di riprendere l’alba con il telefonino.

La giovane atleta, che avrebbe avuto sicuramente una brillante carriera davanti a sé, è precipitata in un burrone a Val Brembana lo scorso 30 luglio, mentre era in vacanza con degli amici.

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Tra i sui successi, nel 2018 aveva conquistato il titolo di campionessa regionale nella 4×400 allieve insieme alle compagne dell’Atletica Riccardi 1946.

Le dinamiche della drammatica morte

Francesca Mirarchi è precipitata per oltre quindici metri prima di schiantarsi al suolo.

Si trovava in campeggio con degli amici nei pressi dei Laghi Gemelli, quando ha deciso di andare fuori con il buio per riuscire a catturare l’alba con il suo telefonino. Purtroppo, però, la giovane è caduta e per lei non c’è stato nulla da fare: quando elicotteri e unità cinofile sono arrivati, infatti, non hanno potuto fare altro che constatare la morte della 19enne.

Adesso la piangono gli amici e i genitori, tra cui il padre Beppe Mirarchi, Presidente della Cinisello Balsamo e nella giornata di ieri si sono celebrati i funerali presso la chiesa (gremitissima per l’occasione) San Pietro e Paolo in piazza Giovanni XXIII a Lissone.

Il cordoglio dei politici locali

I politici locali si sono tutti stretti attorno ala famiglia.

Da poco tempo Francesca aveva iniziato un tirocinio presso l’assessorato allo Sport di Cinsello Balsamo (in provincia di Milano).

“Era diventata la mascotte dell’ufficio – ha dichiarato l’assessora allo Sport Daniela Maggi – Siamo tutti increduli, era una ragazza meravigliosa e si era subito inserita senza problemi in un ambiente in cui era la più giovane. Non ci si può pensare: l’avevo sentita qualche giorno fa per preparare l’open day dello sport in città. Stava formando un bel gruppo con gli altri ragazzi del servizio civile, qui in comune, che sono rimasti tutti sconvolti. Era educata, riservata, l’espressione della sua famiglia. Non si può morire così”.

Anche il sindaco di Cinisello Giacomo Ghilardi ci ha tenuto a esprimere il suo cordoglio e la sua vicinanza alla famiglia della giovane: “Una tragedia per cui non ci sono parole”, ha dichiarato.

Anche la sindaca di Lissone, la sua città, ha espresso il suo “grande sgomento ed enorme tristezza, manifestando idealmente vicinanza sia alla famiglia sia agli amici che erano con lei”.

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