Nel luglio 1976, ala termine di un altra comune giornata di scuola, un intero scuolabus fu sequestrato da tre uomini mascherati. Il rapimento di Chowchilla, come è noto ai più, è forse il più grande rapimento della storia degli USA, 26 bambini e l’autista: dopo 45 anni, parlano i sopravvissuti di quell’inferno mobile.
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Il rapimento di Chowchilla
La quiete delle cittadina di Chowchilla è stata interrotta il 15 Luglio 1976 alle ore 16 locali, quando uno scuolabus, contenente 26 bambini dai 5 ai 14 anni e l’autista, è stato dirottato da tre uomini armati, con indosso collant sul viso.
Abbandonato l’autobus di ordinanza, gli ostaggi sono stati costretti a salire su furgoni, adibiti come rudimentali celle di prigionia, e hanno sopportato 12 ore di torture prima di essere stipati in un rimorchio di un camion nascosto sotto terra.
Il sopravvissuto, Larry Park ha dichiarato: “A 6 anni… l’unico modo in cui potevo descrivere quella oscurità è che era arrivata la mia ora.
Un altra sopravvissuta, dice “mi sentivo come un animale che stava andando al macello”.
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I bambini furono praticamente sepolti vivi nella cava di Livermore per ben 16 ore, mentre i lestofanti cercavano di chiedere ai famigliari disperati un riscatto di 5 milioni di dollari. Richiesta mai potuta effettuare perché le linee delle centraline telefoniche erano intasate dalle chiamate dei genitori disperati verso la polizia.
La fuga e la condanna
Nel frattempo i bambini più grandi e l’autista, Edward Ray, riuscirono ad aprire il coperchio con un pezzo di legno e scavare una rudimentale varco tra i detriti che coprivano il bus. Hanno poi scavato via il resto dei detriti che bloccavano l’ingresso.
Riuscirono ad arrivare alla baracca di guardia della cava, vicino allo Shadow Cliffs East Bay Regional Park, mentre le autorità avevano già trovato lo scuolabus.
Quando la polizia li trovò, scattò una foto ad ogni bambino e li costrinse ad interrogatori della durata di 6 ore, prima di portarli in un luogo dove potessero curarli e confortarli dallo shock subito.
Le indagini continuarono finché non si scoprì il coinvolgimento del figlio del proprietario della cava, il ventiquattrenne Frederick Newhall Woods IV, l’unico ad avere le chiavi della cava.
Lui e i suoi due amici, i fratelli complici James e Richard Schoenfeld, erano già noti alle forze dell’ordine per furto d’auto.
I fratelli Schoenfeld sono stati rilasciati su cauzione nel 2015, mentre la prossima udienza per il rilascio in libertà vigilata per Woods è prevista per il 2024.