Caso Maddie McCann, scoperta clamorosa nell’ex abitazione del principale sospettato

Ci sono nuovi sviluppi sul caso di Madeleine McCann, la bambina che il 3 maggio 2007 scomparve a Praia Da Luz, una località di villeggiatura portoghese, mentre era in vacanza con i genitori. A rivelare questi nuovi sviluppi è il tabloid ‘Mirror’, che ha riportato come la polizia tedesca abbia perquisito una sinistra cantina che si trova sotto la casa di Christian Brueckner, sospettato del rapimento della piccola.

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A quanto riportato dal tabloid gli agenti sono piombati nell’ex abitazione del pedofilo, da lui stesso occupata tra il 2013 e il 2016, mentre lavorava come gestore di un chiosco nella città di Braunschweig. Durante la sua permanenza il pedofilo avrebbe scavato una fossa della profondità di circa 4 metri.

Dalle parole dello stesso Brueckner questi avrebbe voluto costruire un dungeon con pareti insonorizzate sullo stile di Josef Fritzl, l’austriaco che schiavizzò e stuprò la figlia per oltre 24 anni.

A quanto pare però questo progetto è rimasto solo nelle fantasie dell’uomo, infatti ha abbandonato l’abitazione nel momento in cui ha cominciato a sentire la pressione degli investigatori tedeschi, che si stavano avvicinando a lui per tutta una serie di reati, compreso anche uno stupro che aveva commesso in Portogallo.

L’attuale occupante della casa dove ha vissuto Brueckner per tre anni, Sabine Selig, ha immediatamente avvertito la polizia nel momento in cui è venuta a sapere del legame dell’uomo con il caso di Maddie McCann. Così i poliziotti hanno cominciato a ispezionare a fondo l’abitazione e soprattutto il seminterrato.

Sabine Selig, attuale occupante dell’ex abitazione di Brueckner, ammette che era un uomo sporco e con lo sguardo sempre fisso

La stessa Selig ha raccontato come l’abitazione non fosse come quella di un normale uomo adulto, ma sembrava quasi una casa delle fiabe, con bambole in legno intagliate a mano. Oggetti di artigiano probabilmente creati dallo stesso Brueckner. La donna ha descritto l’uomo come sporco, con uno sguardo che ti fissava costantemente, ma aveva anche l’aria di un bambino non cresciuto.

Non è ancora chiaro se in questo seminterrato possa esserci stata anche Maddie McCann, difficile ipotizzarlo dal momento che comunque il periodo di residenza dell’uomo è piuttosto lontano dal periodo del rapimento della bambina.

Nel giugno di quest’anno gli inquirenti tedeschi hanno affermato che entro fine anno metteranno la parola “fine” al caso McCann. Chissà, se questo sarà vero dopo tutti questi anni.

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