“Ho avuto un infarto”: grande paura per uno dei fondatori della band simbolo dei ’90

L’ex batterista, nonché co-fondatore della band, ha condiviso con i suoi follower le sue condizioni di salute

Brutte notizie per Tony McCarroll, co-fondatore degli Oasis ed ex batterista, che nella giornata di ieri è stato colpito da un infarto.
A comunicarlo è stato lo stesso McCarroll, che attraverso il suo profilo Twitter ha condiviso un messaggio per i suoi follower:

Ciao a tutti. Volevo farti sapere che sono stato ricoverato in ospedale giovedì dopo aver subito un attacco di cuore mercoledì sera. Non sono ancora del tutto fuori dai guai, ma voglio solo dare un grosso in bocca al lupo al nostro #NHS Siamo più che fortunati ad avere un servizio del genere! Grazie!! X”

Sotto il post in tantissimi hanno commentato con messaggi di auguri di pronta guarigione e di nostalgici che lo vorrebbero ancora nella band, e non è neanche mancato qualcuno che ha sospettato che il problema di salute del batterista possa essere stato causato dal vaccino.

La carriera di Tony McCarroll e il rapporto con gli Oasis 

McCarroll ha suonato con gli Oasis dal 1991 al 1995 ed è stato uno dei membri fondatori della band.
Prima che Noel si unisse a loro, McCarroll suonava con Liam Gallagher, Paul “Bonehead” Arthurs e Paul McGuigan.

Fra gli storici pezzi ha suonato in Definitely Maybe ma anche in Some Might Say, primo singolo tratto dal secondo album (What’s the Story) Morning Glory.

Era il 1995 quando il batterista lasciò il gruppo per poi essere sostituito da Alan White.
Un periodo travagliato, quello che è susseguito alla fuoriuscita dal gruppo, da cui è uscito in quanto cacciato dagli altri componenti.
Nei tre anni successivi, come lo stesso McCarroll dichiarò, gli ha passati a bere per affrontare il dispiacere subito: “Mi sono ubriacato per tre anni interi”, ha dichiarato al Manchester Evening nel 2019, a cui ha confessato anche di non aver mai davvero superato quel dolore.

Nel 1999 McCarroll ha fatto causa alla band reclamando una parte degli introiti.
Alla fine è stato raggiunto un accordo extragiudiziale. Questo evento, assieme ad altri, è stato raccontato nel libro sulla sua storia Oasis: The Truth – My Life as Oasis’s Drummer.

Nel 2018 il musicista ha tentato di riunire la band chiedendo loro di tornare a suonare insieme, ma senza successo.

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