Il Brasile apre alla possibilità di accettare pagamenti in criptovalute: le parole del CEO di Visa

Che si tratti dell’effetto El Salvador? Oppure dell’effetto Nigeria? No, non stiamo parlando di qualche strana tendenza, ma ci stiamo riferendo alle criptovalute. Infatti in questi due Paesi negli ultimi mesi le criptovalute, soprattutto il Bitcoin, sono diventate parte attiva della comunità di questi Stati, soprattutto in El Salvador.

Leggi anche -> Bitcoin, c’è chi ci crede (e parecchio): uno Stato regala 135 milioni ai suoi cittadini

Nel Paese sudamericano infatti il Governo sta cercando di far diventare il Bitcoin la sua valuta principale, mentre in Nigeria le cose non sono così tanto lontane da questa realtà. Ora, a seguire questi due Paesi arriva anche un terzo Paese, ovvero il Brasile.

Secondo quanto riportato dalla stampa brasiliana il circuito Visa starebbe valutando l’ipotesi di aprire ai pagamenti con le criptovalute nel grande Stato sudamericano.

Secondo Eduardo Abreu, CEO di Visa per il Brasile, la società starebbe valutando la possibilità di fare delle indagini al fine di vagliare l’ipotesi di pagamenti tramite Bitcoin o altro cripovalute.

L’unico mezzo per perseguire questa via, secondo Abreu, sarebbe quella di integrare le attività commerciali tradizionali all’interno dell’ecosistema criptovalutario. In questo modo i consumatori potrebbero usare nello stesso ambiente sia monete digitali, sia le monete tradizionali fiat.

Il CEO di Visa rilancia: “Perché non ricevere criptovalute sulle carte di credito dei brasiliani?”

Abreu inoltre ha decisamente specificato che il vantaggio di adottare il Bitcoin sta nella sua facilità di uso. Inoltre i brasiliani “hanno già nella loro cultura il ricevere carta sconti, punti ecc… quindi perché non ricevere criptovalute sulle loro carte di credito?“.

Intanto – tornando ai succitati paesi avanguardisti – dal 7 settembre El Salvador ha fatto il passaggio tanto atteso adottando come valuta legale proprio il Bitcoin.

In realtà non è stato proprio un gran giorno per El Salvador: lo Stato sudamericano ha dovuto fare i conti con interruzioni di servizio e problemi tecnici. Per non parlare poi del fatto che questi problemi hanno fatto in modo da favorire il crollo di valore del Bitcoin.

Il valore poi è stato recuperato e i problemi tecnici (fisiologici, d’altra parte) sembrano acqua passata.

Vedremo adesso il Brasile  fare un importante passo verso l’adozione delle cripto su base quotidiana?

Impostazioni privacy