“Se muoio è stata mia moglie”: l’sms all’amante riapre un caso di morte (naturale?)

Sembrava che il 50enne E.T. (queste le iniziali dell’uomo coinvolto in questa vicenda) fosse morto per cause naturali, soprattutto alla luce di quanto sostenuto dalla vedova, che dice che il marito sia morto a causa di un tumore.

Ma il caso è giunto ad essere riaperto dagli inquirenti sulla base dell’ultimo sms inviato dall’uomo che getta nuove ombre sul caso – derubricato a suo tempo come morte naturale.

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A far riaprire il fasciolo da parte della Procura di Torino è stato infatti l’sms dell’uomo alla sua amante pugliese: “Se domani mi trovano morto è stata mia moglie. Avverti la polizia“.

Fino al momento della scoperta di questo sms, che ha dirottato i sospetti sulla moglie dell’uomo, quest’ultimo soffriva effettivamente di un tumore al cavo orale, e al momento del decesso l’unica persona che si trovava con lui era appunto la consorte.

Ma la donna non aveva tenuto conto che il marito aveva inviato un messaggio all’amante, che si è poi presentata dai Carabinieri del suo paese sms alla mano. Da qui i primi dubbi da parte degli inquirenti.

Una volta ottenuto il nulla osta per l’autopsia i dubbi si sono ampliati: infatti, nonostante sul corpo dell’uomo non siano state rinvenute ecchimosi da strangolamento o segni di una morte violenta, l’autopsia ha decretato che la morte di E.T. è stata causata da “asfissia meccanica procurata da terzi“. Come può essere accaduto? E chi ha provocato questa asfissia meccanica?

Le forze dell’ordine non hanno effettuato alcuna denuncia formale, ma la vedova dell’uomo è stata inserita nel registro degli indagati. La donna continua a definirsi innocente e si difende dicendo che le condizioni dell’uomo erano davvero molto gravi.

Condizioni talmente gravi che il 50enne doveva essere nutrito attraverso una cannula inserita nello stomaco.

E secondo la vedova da quella cannula passava anche molto alcol: “Mio marito beveva una bottiglia di grappa al giorno“. Questo anche prima di morire.

I vicini raccontano di violenti liti a seguito della scoperta della relazione extra-coniugale

Le analisi hanno confermato quindi le parole della donna: è stato riscontrato nel corpo dell’uomo un tasso alcolemico molto elevato.

Ma questo non basta a scagionare la vedova: ad aggravare la sua posizione sono le testimonianze dei vicini che hanno dichiarato come tra i due ci fossero liti continue e molto violente.

Queste (confermate dalla stessa vedova) si sarebbero quindi accentuate quando la donna ha scoperto della relazione extra-coniugale del marito.

Potrebbe ciò aver portato la moglie al gesto estremo di uccidere il marito?

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