“Nessuno muore mai veramente”: la nuova inquietante teoria di una TikToker (che riguarda anche l’apocalisse)

La morte ci affascina, fa riflettere, ma rimane il più grande mistero della vita. Nessuno sa infatti, a meno che non si sia religiosi, cosa ci aspetti nell’aldilà, eppure, quando le persone iniziano a condividere le loro teorie su ciò che accade dopo la morte, le cose possono diventare inquietanti.

L’utente TikTok @joli.artist, infatti, ha lasciato i suoi follower di sasso dopo un video caricato sui social dal titolo “Apocalisse… di nuovo”. Divenuta abbastanza famosa per le sue discussioni dal sapore molto spesso macabro, il contenuto dell’ultimo video della TikToker si concentra su aspetti come la teoria del complotto e la fisica quantistica.

Nel video, si cimenta nella “teoria dell’immortalità quantistica“, che non è altro che l’interpretazione dei “molti mondi” del fisico americano Hugh Everett. Joli poi continua spiegando la teoria secondo la quale “nessuno muore mai veramente” perché “la coscienza non sperimenta mai la morte”: “Invece, ogni volta che muori in un universo, la tua coscienza viene trasferita in un altro dove sopravvivi”, ha dichiarato.

Di conseguenza, stando a quanto raccontato da Joli, se Everett dovesse avere ragione, c’è il rischio di svegliarsi in un’altra parta dell’universo, niente apocalisse che spazzi via tutto e tutti una volta per tutte purtroppo; una visione davvero curiosa della realtà: “Quindi, dopo l’inevitabile apocalisse, il giorno dopo ti sveglierai in una nuova realtà e la prossima cosa che saprai è che ti ritroverai a parlare su Reddit chiedendoti “da quando Pizza Hut ha due T?!” – ha spiegato la giovane tiktoker – Ma discuterai con persone che sono originarie di questa nuova realtà e che per questo ti risponderanno che Pizza Hut “ha sempre avuto due T”. Insomma, con questo particolare esempio, Joli fa riferimento alle numerose discussioni sui forum sull’Effetto Mandela.

L’effetto Mandela distorce davvero i nostri ricordi?

Per chi non fosse a conoscenza del fenomeno, si parla di effetto Mandela quando un individuo (o, in molti casi, un gruppo di persone) crede a un ricordo distorto. Esempi comuni riguardano l’omino del Monopoli indossare un monocolo o la scimmietta del cartone animato ‘Curioso come George’ avere una coda.

Ma è chiamato Effetto Mandela perché tante persone credono che Nelson Mandela sia morto in prigione negli anni ’80, quando in realtà il suo decesso è avvenuto molti anni dopo nel 2013. Joli starebbe insinuando che nel nostro mondo le apocalissi accadono ogni giorno, il che ha messo molti utenti a disagio, per non dire altro.

E per sostenere la sua causa nel video spiega ancora: “Non mi credete? Ok, sono passati circa 65 milioni di anni da quando gli asteroidi hanno presumibilmente eliminato i dinosauri. Quindi volete dirmi che negli ultimi 65 milioni di anni nessun altro asteroide è passato vicino alla Terra uccidendoci?”, chiede ai suoi followers sbigottiti. “Quello che sto dicendo è che la Terra probabilmente viene sempre eliminata e la nostra coscienza continua a essere trasferita in un altro universo parallelo – e poi un altro, e un altro ancora. “Per quanto ne sappiamo, l’apocalisse potrebbe essere già avvenuta la scorsa notte…”

@joli.artist #mandelaeffect #apocalypse #atworldsend #quantumphysics #quantumimmortality #ChimeHasYourBack #manyworlds ♬ Horror, suspense, weirdness, ghost, UFO – Zassh

Il video finora ha ottenuto 972 mila like e tantissimi commenti da parte di persone inquiete alla scoperta di innumerevoli universi paralleli. Un utente di TikTok ha scritto: “Il pensiero di non poter mai morire davvero è estremamente deprimente e mi fa venire il mal di testa”.

Un altro utente ha commentato: “Sei qui a parlare di eventi a livello di estinzione del genere umano e io devo controllare le due T in Pizza Hut”. Molti utenti, però, hanno rapidamente segnalato un problema tecnico nel video e quando lo hanno guardato una seconda volta, il problema è scomparso. Forse si trovavano già in un altro universo in cui i problemi tecnici sui social non esistono.

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