“Resiste al freddo e trasmette virus”: dalla Corea non solo K-pop e serie tv Netflix…

Ci tormentano in estate, ronzandoci attorno, soprattutto di notte, e mordendo il più delle volte te e mai gli altri, come sia possibile rimane un mistero persino per gli scienziati più stimati, eppure è sempre cosi e prudono, eccome se prudono. Insomma, è universalmente riconosciuto che le zanzare siano gli insetti più fastidiosi del mondo e proprio per questo, infatti, pure gli amanti più sfegatati dell’estate, al primo accenno di freddo ringraziano l’addio delle zanzare; o perlomeno, è stato così fino ad ora.

Esiste, infatti, una nuova zanzara, più potente e capace di contrastare anche gli ambienti freddi, proveniente direttamente dal Sud della Corea, che pare non star esportando solo a livello globale la K-pop e le serie tv targate Netflix. Si chiama Aedes koreicus, conosciuta più semplicemente anche solo come zanzara coreana; un insetto che resiste molto bene al freddo ed è in grado di riprodursi molto rapidamente e che per questo starebbe soppiantando la più comune zanzare tigre.

Ma non è la prima volta che compare in Italia. Già nel 2011, a Belluno, alcuni esemplari di zanzara coreana erano stati identificati, ma di recente zanzare di questo genere sono state trovate anche in Lombardia. Il clima italiano potrebbe in effetti aver agevolato la loro diffusione a causa anche del cambiato climatico, sempre più aggressivo nell’ultimo decennio.

Zanzara coreana e virus: c’è il rischio di una nuova ondata Covid-19?

Ma oltre alla seccatura, zanzare come queste diventano estremamente pericolose quando ricoprono il ruolo di vettore. Il microbiologo e direttore del dipartimento di medicina molecolare di Padova Andrea Crisanti, al centro anche di alcune polemiche in passato per dei passaggi controversi rispetto al vaccino, al Corriere del Veneto ha spiegato quali rischi l’Italia potrebbe correre con la diffusione dell’Aedes koreicus: “È sicuramente una cosa preoccupante, anche perché è una zanzara del gruppo Aedes, ovvero è potenzialmente in grado di trasmettere virus”. Gli ultimi sviluppi sulla malaria, soprattutto in Africa, hanno riacceso un dibattito molto importante sulla prevenzione nei paesi del terzo mondo.

La zanzara coreana, infatti, “ha una capacità riproduttiva molto elevata e allo stesso tempo è in grado di resistere relativamente bene ai climi freddi, anche se durante l’inverno ha una capacità riproduttiva molto minore”. Per quanto riguarda l’habitat, invece, predilige anche lei quello della zanzara tigre, ossia ambienti abitabili. “Non ama in genere altitudini elevate, quindi non la troveremo in montagna d’inverno“, prosegue Crisanti, tuttavia “può sopravvivere anche con la neve, come fanno altri tipi di zanzare, abituate a vivere in climi freddi solo sotto forma di uova”.

Ma in tempi di coronavirus la domanda sorge spontanea di fronte al pericolo di una nuova tipologia di zanzara, come l’Anopheles, capace di veicolare virus anche mortali. Questo tipo di insetti, infatti, può rendersi vettore di diverse affezioni: dalle encefaliti virali equine o encefaliti giapponesi ai virus portati da animali, ma c’è da stare tranquilli per ora, l’Italia non presenta questo tipo di patologie.

Crisanti stesso afferma che al momento non c’è nulla da temere: ” In Italia non esiste un tipo di virus degli animali che possa sfruttare questa zanzara come vettore, fortunatamente. Ma non è detto che la situazione resti invariata”.

Niente esclude che la zanzara coreana riesca, con il tempo, a diventare elemento inclusivo del clima mediterraneo: “Bisognerà verificare se la coreana e la tigre sono mutualmente esclusive. Ovvero se sono simpatriche, che risiedono nello stesso areale ecologico. – chiarisce il microbiologo – “E poi sappiamo che sono in grado di sopravvivere al freddo, ma non sappiamo se sono ugualmente capaci di sopportare il caldo

Insomma, al momento non ci sarebbero collegamenti diretti tra la zanzara coreana e la trasmissione del Covid-19, per ora quindi ci possiamo limitare a prendere questa notizia solo con un leggero fastidio e tanto Autan.

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