“Elvis è un ladro”: gravissime accuse al re del rock (ma c’è chi lo difende)

Steven Tyler, il cantate dell’iconica rock band Aerosmith, crede che Elvis Presley sia un ladro.

Questa controversa affermazione è solo una delle tante che circolano nel mondo della musica, e su cui il pubblico è in disaccordo.

L’accusa rivolta ad Elvis è quella di aver rubato alcune canzoni al cantate di colore Otis Blackwell, in particolare i brani ‘All Shook Up’, ‘Don’t Be Cruel’ e ‘Return to Sender’; le canzoni erano state scritte e registrate da Blackwell ma mai ufficialmente pubblicate. Ha però cantato ‘Don’t Be Cruel’ al Letterman show nel 1987 e le somiglianze tra la sua performance e quella di Elvis sono sconcertanti (come potete vedere da voi nel video d’annata che vi proponiamo di seguito).

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Elvis era cresciuto a stretto contatto con la black music, frequentando club dove si suonava soprattutto blues e R&B. Molte delle sue canzoni più famose sono cover di canzoni scritte da artisti di colore come Jesse Stone (“Money Honey”) e Smiley Lewis (“One Night”).

Il dibattito è questo: Elvis ha portato alla ribalta la black music o ha provato a rubarla e spacciarla per sua?

Il San Diego Union-Tribune ha chiesto a diversi artisti il loro parere a riguardo.

Elvis Presley ha rubato alla black music: “I fan non vogliono sentire la verità”

Rob Thomas, cantate dei Matchbox Twenty ha affermato: “Credo fosse un ladro innocente – non ha realizzato che non avrebbe dovuto rubare. Nella sua mente, credo pensasse di rendere omaggio a ciò che amava. In un certo senso è stato il prodotto della coltre di ignoranza che aleggiava negli anni ’50”.

Mich Fleetwood, batterista dei Fleetwood Mac ha invece dichiarato: “La realtà è che la black music è stata la scintilla che ha accesso il fuoco. Non si può ascoltare musica, oggi, senza trovarne le origini nel blues e R&B. Questo è un fatto”.

Wynton Marsalis, trobettista jazz, pensa sia un problema culturale: “Per me, Elvis rappresenta quel qualcuno che è potuto diventare il N.1 al posto degli artisti di colore, perché il nostro paese non era pronto a riconoscere un artista nero come N.1. La cosa brutta è che ci sono state persone che avrebbero potuto fare molto meglio di lui, ma che non sono state accettate, all’epoca, per il colore della propria pelle“.

Il sassofonista jazz Branford Marsalis, invece, difende Elvis: “Tutta la più grande musica è stata rubata. Beethoven ha rubato da Hyadn, e tutti hanno rubato da Bach. Charlie Parker ha rubato a Lester Young, che aveva rubato a Frankie Trumbauer. Le persone a cui piace Elvis semplicemente non vogliono sentire la verità“.

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