“18 virus potenzialmente rischiosi”: uno studio sui mercati umidi in Cina fa preoccupare

Da due anni a questa parte i mercati della Cina sono sempre costantemente sotto l’attenzione dei ricercatori e soprattutto dei media, proprio per il fatto che da un mercato di Wuhan sarebbe (doveroso il condizionale) scaturita la pandemia da coronavirus.

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Recentemente uno studio relativo ai patogeni virali avrebbe individuato nei mercati umidi in Cina delle specie animali vendute che potrebbero costituire “un’altra epidemia in attesa di verificarsi”.

Questo sarebbe quanto affermato da uno scienziato che afferma quanto ciò potrebbe essere una grave minaccia per animali e uomini.

Secondo quanto riportato dal ‘The Strait Times‘ questo studio avrebbe messo in evidenza come ci siano ben oltre una dozzina di specie di selvaggina venduta, comprata e mangiata come cibo in Cina dove sono stati riscontrati ben 71 virus nelle specie mammifere.

Tra questi 71 virus ci sarebbero 18 virus potenzialmente ad alto rischio sia per le persone, sia per gli animali domestici.

Edward Holmes, coautore dello studio, ha spiegato: “Questo studio evidenza esattamente perché il commercio di animali selvatici vivi sono un incidente pandemico in procinto di accadere“.

“Un salto di specie da zibetto a uomo potrebbe creare un grave focolaio”: le parole dello studioso

Inoltre Holmes ha sottolineato come “questo documento dimostri che ci sia una trasmissione regolare di virus da uomo ad animale. C’è chiaramente un traffico di virus a doppio senso”.

La ricerca è stata pubblicata venerdì scorso, sottolineando come gli animali più pericolosi e in grado di trasportare i microbi più preoccupanti siano gli zibetti, animali molto simili ai furetti.

Sempre lo stesso studioso ha spiegato che “un ulteriore salto di specie dallo zibetto all’uomo potrebbe creare facilmente un nuovo grave focolaio“.

Attualmente gli scienziati stanno ancora cercando di scoprire le ragioni dell’origine della Sars-Cov-2, anche se persiste ancora la teoria seconda la quale si sarebbe scatenata proprio all’interno di uno di questi mercati umidi a Wuhan.

Il vivo timore, alla luce di questi nuovi studi, è che da questi mercati possa giungere una nuova drammatica pandemia.

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