Trovata morta Malikah Shabazz, figlia di Malcolm X, due giorni dopo la sentenza sui presunti assassini del padre

Una delle figlie del famoso attivista per i diritti Malcolm X, Malikah Shabazz, è stata trovata morta nella sua casa di New York. Questo è avvenuto appena qualche giorno dopo le due persone imputate per l’omicidio dello stesso Malcom X sono state scagionate.

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Il corpo di Malikah Shabazz, 56 anni, è stato rinvenuto nella sua casa nel pomeriggio di lunedì. A trovare il corpo senza vita della donna sarebbe stata la figlia 23enne.

Il dipartimento di polizia di New York ha detto che al momento sembra che non ci sia alcuna morte sospetta.

Sempre stando a quanto riportato dalla polizia Malikah sarebbe stata rinvenuta priva di sensi poco prima delle 16:30, ora di New York.

La donna, assieme alla sorella gemella Malaak, non ha mai conosciuto il padre, Malcolm X, in quanto nata sette mesi dopo l’omicidio del padre nel 1965.

L’attivista per i diritti civili dei neri venne raggiunto da 16 colpi di pistola davanti a una folla di circa 400 persone ad Harlem. Tra queste persone erano presenti anche la moglie incinta, Betty Shabazz, e tre delle altre loro figlie.

Dopo la morte di Malikah Shabazz la figlia di un altro storico attivista per i diritti in terra statunitense (Martin Luther King) ha inviato le sue condoglianze tramite un messaggio sui social network.

Su Twitter Bernice King ha scritto: “Sono profondamente addolorata per la morte di Malikah Shabazz, il mio cuore è con la sua famiglia, i discendenti della dottoressa Betty Shabazz e Malcolm X”.

Qualche giorno fa sono state annullate le condanne per Muhammad Aziz e Khalil Islam

Nonostante un medico legale abbia ritenuto la morte della signora Shabazz non sospetta, al momento non sono state ancora rese note le cause della morte.

La morte della donna è avvenuta qualche giorno dopo che i due uomini considerati i fautori dell’omicidio di Malcolm X sono stati scagionati. La Corte Suprema dello Stato di New York ha infatti annullato le condanne per Muhammad Aziz, di 83 anni e Khalil Islam, morto nel 2009.

Aziz aveva sempre dichiarato che la sua condanna era ingiusta e “derivata da un processo corrotto nel suo nucleo”.

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