Omicidio Guerrina Piscaglia, dopo sette anni una notizia che spiazza tutti

Un fatto di cronaca del lontano 2014, grave per gli attori resisi infelici protagonisti di una torbida storia d’amore segreta, riaffiora in questi giorni per un sorprendente colpo di scena. Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa nel 2014 a Ca’ Raffaello, in provincia d’Arezzo, e per il cui omicidio è stato condannato a 25 anni di carcere dalla Corte di Cassazione il frate congolese Gratien Alibi, noto come Padre Graziano, non sarebbe morta e ora vivrebbe in Francia. A darne notizia l’avvocato del parroco Riziero Angeletti, ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque.

Lo scorso anno l’ordine dei Frati Premostratensi aveva espulso padre Graziano, ora ex sacerdote, il quale, detenuto a Rebibbia, sta scontando 25 anni di carcere. Oltre all’omicidio, il parroco è stato condannato, in via definitiva, anche per occultamento di cadavere. Padre Graziano in tutti questi anni però si è sempre dichiarato innocente. Ma tra lei e Guerrina c’è sempre stato di più, molto di più.

Guerrina, all’epoca casalinga 50enne, è scomparsa misteriosamente nel nulla il 1° maggio 2014, l’ex religioso congolese sta scontando la pena proprio perché, a seguito delle indagini, venne fuori la loro relazione amorosa. Guerrina avrebbe rivelato al suo amante di essere rimasta incinta, chiedendogli di rinunciare alla toga e di fuggire insieme. Secondo l’accusa però, Padre Graziano, temendo uno scandalo anche se Guerrina non fosse stata davvero in dolce attesa, avrebbe deciso di ucciderla e i messaggi inviati dal cellulare della Piscaglia, nei giorni successivi alla sua scomparsa, sarebbero stati digitati proprio dal parroco per depistare amici e parenti. Ma non è bastato il depistaggio per evitare una condanna.

Il corpo di Guerrina, tuttavia, non è mai stato rinvenuto: “Vado incontro a quello che mi aspetta, anche se non è una sentenza giusta – aveva dichiarato l’ex sacerdote subito dopo il processo – “Sconterò quello che devo scontare anche se non lo merito”. E a sostegno della sua innocenza arriva ora una notizia, che se vera, lo scagionerebbe definitivamente da tutte le accuse a suo carico.

Una sensitiva saprebbe dove si trova Guerrina

A Pomeriggio Cinque, infatti,  l’avvocato di padre Graziano, ha riaperto il caso raccontando come: “Guerrina sarebbe viva, si troverebbe in un piccolo paesino francese, ospite di un convento. Sarebbe individuabile in un convento o in una struttura che potrebbe essere una cattedrale o una chiesa. Non sappiamo se sia viva o meno, certamente la mia presenza potrebbe portare un utile contributo per individuarla” – ha spiegato il legale – “Sto lavorando per avviare l’iter di un’ipotesi di revisione”.

“Andrò in prima persona in Francia, nel luogo che mi è stato indicato con precisione da questa donna che mi ha contattato”, questa incredibile segnalazione, infatti, è stata fornita all’avvocato da una sensitiva, pertanto sono prive al momento di qualsiasi validità queste dichiarazioni. Sempre alla D’Urso Angeletti ha così annunciato l’intenzione di recarsi a metà dicembre in Francia, per verificare di persona se le informazioni fornitegli dalla medium siano corrette o meno.

Ossa in una grotta

Ma non è la prima volta che si riaccendono i riflettori sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia. L’anno scorso furono ritrovate, attaccate ad una parete, delle ossa nella grotta della Tabussa, nei dintorni di Badia Tedalda, nella riserva dell’Alpe della Luna, in provincia di Arezzo, non distante da Ca’ Raffaello, paese in cui si svolte la triste storia tra Guerrina e Padre Graziano.

Ma all’epoca si trattò di una falsa pista: i pezzi di scheletro rinvenuti, femori, bacino e altri frammenti, infatti, erano risalenti nel tempo e rossastre per la terra ferrosa. Nella grotta, inoltre, non erano stati trovati vestiti, scarpe o altro perché quelle ossa, come confermato in seguito dai Ris, non erano umane, appartenevano ad un grosso mammifero.

E dopo sette anni, la domanda resta sempre la stessa: che fine ha fatto Guerrina?

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