Addio a Silvia Tortora: si spegne a soli 59 anni la giornalista figlia di Enzo Tortora

La figlia del noto conduttore si è spenta a soli 59 anni questa notte. La carriera da giornalista e il matrimonio con Philippe Leroy

Si è spenta a soli 59 anni Silvia Tortora, giornalista per tv e carta stampata. Nata a Roma il 14 novembre del 1962, Silvia era figlia del noto conduttore televisivo Enzo Tortora.

Tanti i suoi contributi giornalistici, sia in televisione che sulla carta stampata. Silvia, come il padre, ha speso la maggior parte della sua carriera in Rai, dedicandosi attivamente alla ricostruzione della storia d’Italia.

La carriera di Silvia Tortora

Silvia ha deciso, fin da giovanissima, di voler seguire le orme del padre. La sua ambizione si è trasformata in realtà, diventando in pochissimo tempo una delle penne più autorevoli in Italia.

La sua carriera prende il volo poco prima degli anni 80, fino all’85, quando iniziò la sua collaborazione con Giovanni Minoli per il programma ‘Mixer’.

In quegli anni la Tortora scrive per il settimanale ‘Epoca’, precisamente dal 1988 al al 1997.

Il sodalizio fra lei e Minoli riprese nel 2004 con la trasmissione ‘La storia siamo noi’.

Nel 2002 cura il libro ‘Cara Silvia’, una raccolta epistolare delle lettere che il padre le inviava dal carcere sia a lei che alla sorella Gaia, anche lei giornalista.

Nel 2006, poi, pubblica un altro testo, ‘Bambini cattivi: vivi con loro e imparerai ad amare’.

Costante la sua collaborazione con la tv, esattamente come il padre. Nel 2009, infatti, le viene assegnata la conduzione del programma ‘Big’ assieme ad Annalisa Bruchi.

La trasmissione era incentrata su 8 grandi personaggi, fra i quali Andrea Camilleri e Giulio Andreotti.

Sia in ‘La storia siamo noi’ che in ‘Big’, dunque, le parole di Silvia Tortora ci hanno accompagnati alla scoperta della nostra del nostro Paese.

Fra le onorificenze ricevute la giornalista ricevette il nastro d’argento al festival di Taormina “migliore soggetto cinematografico” per il film di Maurizio Zaccaro ‘Un uomo perbene’, pellicola interamente incentrata sulla figura del padre.

Il legame di Silvia Tortora con il padre e il matrimonio con Leroy

Sempre dalla parte del padre, anche quando il giornalista venne arrestato per traffico di stupefacenti e il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso con la camorra, la Torta non smise di difenderlo fino a quando non venne assolto.

Fu proprio la vicenda vissuta in famiglia a generare nella giornalista un senso di forte sfiducia nei confronti del sistema giudiziario:

“Dal mio punto non è cambiato nulla: sono 30 anni di amarezza e di disgusto dichiarò la Tortora in occasione del 30° anniversario della morte del padre – “Mi aspettavo una riforma del sistema giudiziario, invece non è accaduto. I processi continuano all’infinito. Anzi in 30 anni c’è stata una esplosione numerica”.

Silvia Tortora era sposata con Philippe Leroy, l’attore francese noto ai più per il suo ruolo in Sandokan (1976) e La vita di Leonardo Da Vinci (1971).

Da Leroy Silvia Tortora ha avuto due figli, Philippe e Michelle.

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