Ragazzo con cane vittime di uno tsunami rivenuti 3600 anni dopo: l’incredibile scoperta archeologica

Abbiamo ancora negli occhi le terribili immagini di quel dicembre 2004 quando uno tsunami travolse l’Indonesia e altre nazioni limitrofe, causando danni e morti in quantità ingenti.

Eppure questo (legato agli tsunami, un tempo noti semplicemente come maremoti) è un fenomeno conosciuto fin dalla notte dei tempi.

Gli archeologi infatti hanno riportato alla luce in Turchia lo scheletro di un ragazzo e del suo cane, che si trovavano a Cesme sulla costa orientale della Nazione. Questi due scheletri sono la prova inconfutabile che uno tsunami colpì la Turchia 3600 anni fa.

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Il giovane e il suo cane vennero travolti dall’ammasso di detriti e dalle onde anomale che devastarono il tutto. La furia della natura ha portato distruzione e morte nell’Anatolia di oltre 3000 anni fa, lasciando senza fuga il giovane e il suo animale domestico.

Gli scheletri dei due corpi sono stati impressi per sempre mentre stavano cercando una via di fuga dal disastro naturale che si stava abbattendo su di loro, una scoperta eccezionale, che ha confermato il fatto che nel 1612 a.C. il vulcano Thera con le sue eruzioni fece scatenare un devastante tsunami.

Questi elementi sono assolutamente importanti soprattutto in quanto gli esperti di vulcanologia sostengono che il vulcano Thera, proprio per le sue terribili eruzioni fece in modo da mettere fine alla civiltà minoica.

Inoltre queste sono le prime due vittime del vulcano ad essere state dissotterrate dopo 3000 anni. Ma quali sono gli indizi che hanno portato gli studiosi a fare questa scoperta?

Gli indizi che hanno portato alla scoperta

Gli scheletri dimostrano come siano stati spinti da una colata di detriti fino a un muro di fortificazione che è successivamente crollato probabilmente a seguito proprio dello tsunami. Proprio grazie a questo muro i corpi sono stati conservati.

Infatti dopo uno tsunami i detriti vengono trascinati in mare e con essi i corpi, in questo caso invece c’è stata la grande fortuna che questo muro abbia bloccato il corpo del ragazzo e del suo cane.

Per quanto riguarda invece la posizione dei corpi questi “sono stati trovati nella posizione esatta in cui sono deceduti”, hanno riportato gli studiosi al ‘Daily Mail’. Inoltre la datazione al carbonio ha fatto sì, che si potesse datare l’esatto periodo dello tsunami scatenato dal vulcano Thera.

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